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Benessere
28 Gennaio 2025 - 09:04
Qualche giorno fa mi sono imbattuta nel podcast, di super insegnante di filosofia, Matteo Saudino alias BarbaSophia (un local, per altro), in cui l’argomento trattato era la vita e le opere di Jean Jaques Rousseau. Ciò che mi ha sbalordito è stata la modernità del pensiero del filosofo svizzero, in particolare il “Discorso sulle scienze e le arti”, dove esprimeva una visione poco “illuminista” in merito ai vantaggi delle nuove tecnologie. Secondo Rousseau, infatti, il progresso, di allora, non aveva contribuito a migliorare la vita delle persone ma, anzi, incrementato la corruzione e le disuguaglianze sociali. Non oso immaginare che cosa penserebbe, oggi, degli smartphone e del nostro “mondo digitale”!
Fingere di poter fare a meno della tecnologia è utopico, a meno di non trasferirsi su di un isola deserta, perciò, partendo da questa riflessione ho pensato che sarebbe utile, piuttosto, impararne a fare un uso consapevole.
Intanto, partirei dal “ricordarci” che cosa significa tecnologia cioè qualsiasi strumento, studio o ricerca finalizzato al soddisfacimento dei nostri bisogni… anche la ruota dell’uomo primitivo è stata tecnologia o l’invenzione della scrittura. I nostri pc o smartphone dovrebbero, perciò, essere un mezzo per semplificarci la vita e non un problema. Perché, allora, molte persone soffrono di disturbi legati all’utilizzo di dispositivi digitali? Probabilmente questo è dovuto dal modo in cui sono stati sapientemente progettati i più recenti social, come TikTok, o programmi di intrattenimento, come Netflix. Infatti, il meccanismo dello scrolling si basa sul rilascio di dopamina, che crea dipendenza attraverso gratificazioni imprevedibili come like e commenti. Purtroppo, il nostro cervello ama questo continuo flusso di stimoli e se non siamo consapevoli di come questi meccanismi agiscono su di noi, difficilmente riusciremo a controllarli. Non ricordo quale psicologo ha detto che nel futuro la “differenza” la faranno le persone in grado di vivere anche senza la tecnologia, o meglio quelle capaci di gestirla per i propri fini.
A volte puntiamo il dito verso gli adolescenti, ma quanti adulti stanno al bar o al ristorante con la testa sul telefono anziché conversare tra di loro?
Internet è uno strumento potentissimo che ci è stato consegnato senza il “manuale delle istruzioni” per questo spetta a noi imparare ad adoperare la tecnologia a nostro vantaggio, magari con qualche regola “autoimposta”.
A scuola tratto sempre il tema dell’utilizzo consapevole delle I.C.T. (information and Comunication Technology) perciò mi è sembrato utile condividere con voi qualche “buona pratica”.
Eccone alcune:
-stabilisci delle regole nell’utilizzo del telefono. Io, per esempio, evito di adoperarlo la mattina per la prima mezz’ora in modo da non farmi trascinare nel vortice di notizie ed informazioni che potrebbero, oltre a farmi perdere tempo, cominciare la giornata con il piede sbagliato. Sarebbe meglio non usare smartphone o tablet anche a letto, prima di dormire, perché è noto che generi dei disturbi del sonno. Poi, io e la mia famiglia, non usiamo il telefono durante i pasti per due ragioni: primo perché così dedico l’attenzione su ciò che sto mangiando e secondo per convivialità. Bisognerebbe dimenticarsi questi dispositivi anche quando si pratica sport o semplicemente una passeggiata, quando si lavora e soprattutto quando si guida! Non dimentichiamoci dei numerosissimi incidenti sono causati proprio dall’uso dissennato di questi strumenti!
-concediti un digital detox. Non preoccupatevi, il mondo andrà avanti comunque anche se vi scollegate per una giornata o più! Io ho sperimentato dei periodi senza social e internet e vi posso assicurare che ne trarrete solamente dei benefici. Una volta al mese o quando sentite l’esigenza di prendervi una pausa disattivate pc e telefono.
-impara ad usare la tecnologia. Abbiamo detto che lo scopo è quello di servirsi di questi strumenti per le nostre necessità quindi leggi le istruzioni ed impara ad usarli nel modo migliore. Vi assicuro che la maggior parte di noi usa queste macchina ad un decimo delle loro possibilità! Impariamo, allora, a studiarli questi dispositivi affinché diventino davvero dei semplificatori. Una cosa che ho imparato da mio zio, informatico, è che nella tecnologia nulla è casuale. Mi spiego meglio, se ho un problema con il pc, per esempio, è inutile cercare di risolverlo andando per tentativi… dobbiamo fermarci, documentarci con il materiale che troviamo on line o con le indicazioni di altri utenti e poi agire. D’altronde in informatica tutto vale zero o uno!
Sicuramente avrò tralasciato qualcosa ma spero comunque di avervi trasmesso un nuovo modo di considerare i vostri dispostivi digitali.
Come sempre, la chiave del benessere (anche digitale) è la consapevolezza!
A presto e buona settimana!
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