Nei locali della Pro Loco di Betlemme venerdì sera il “Comitato ambientale Vivi Chivasso” ha organizzato un incontro pubblico rivolto a tutti i chivassesi e in particolare ai residenti nelle frazioni di Betlemme, Boschetto e Borghetto. L’argomento principale era costituito dai rischi per la salute che possono derivare dall’attività della centrale a olio vegetale sita nell’area PiChi (ex Lancia). Il comitato si è dato uno statuto da poco, ma è attivo da tempo, animato da Orazio Toscano, Ugo Franchi, Luigi Giacomazzi, e altri. Nell’ottobre scorso gli attivisti avevano raccolto 220 firme nelle frazioni a sostegno di una petizione rivolta all’amministrazione comunale. Il documento chiedeva il rispetto delle prescrizioni imposte dalla Provincia alla società Biogen e l’installazione di centraline di misurazione della qualità dell’aria. Alla serata di venerdì ha partecipato a sorpresa mezza amministrazione comunale: il sindaco Libero Ciuffreda, il vicesindaco Massimo Corcione, l’assessore ai lavori pubblici Claudio Castello, che abita in frazione. Il dibattito è stato moderato da Marco Marocco, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle. Il presidente del comitato Ugo Franchi ha ricordato le ragioni per cui erano state raccolte le firme: dopo l’entrata in funzione della centrale molti cittadini avevano cominciato a lamentare nausea, vomito e mal di testa, la vegetazione locale subiva delle trasformazioni, in alcune ore del giorno si spandeva una puzza nauseabonda. Da tutto ciò era nata la richiesta di accertare la qualità delle emissioni della centrale, che al momento è garantita solo dalle autocertificazioni della società Biogen. Sono seguiti gli interventi di Stefano Maule, che ha ripercorso la storia dell’impianto, e dell’ingegner Paolo Giacomazzi, che ne ha illustrato le caratteristiche tecniche. In chiusura Orazio Toscano ha invitato l'amministrazione a collaborare col comitato a tutela della salute dei cittadini: occorre sollecitare la Provincia ad imporre a Biogen il rispetto delle prescrizioni, e chiedere alla Regione di installare delle centraline di controllo sulle polveri sottili Pm 2,5. “Il sindaco Ciuffreda ha affermato che se noi gli portiamo dati convincenti è disposto a emanare un’ordinanza di chiusura della centrale. Lo prendiamo in parola – dichiara Toscano - Il Comitato ambientale Vivi Chivasso ha bisogno della collaborazione di una amministrazione attenta e del sostegno degli altri comitati chivassesi. Se non fosse così, va bene lo stesso, i cittadini in particolare di Borghetto e Betlemme sanno che avranno dalla loro parte un comitato sempre presente”. Non è mancata una polemica fra il sindaco e il consigliere 5 stelle Marco Marocco, che in proposito ha inviato al giornale la dichiarazione che riportiamo qui sotto: “Non ho voluto rispondere alle provocazioni del sindaco perché non era nostro interesse parlare delle paturnie del primo cittadino ma bensì capire cosa può fare questa amministrazione per rappresentare e difendere la salute dei chivassesi. Siamo in presenza di una centrale ad olio vegetale che funziona da circa un anno senza rispettare le regole imposte dalla Provincia di Torino. Ci sono chivassesi che si sono attivati e da oltre un anno chiedono inutilmente aiuto a questa amministrazione. A onor del vero, tutto quello che è stato fatto dalla giunta Ciuffreda è frutto della fatica e della tenacia di semplici cittadini che giorno dopo giorno, da diversi anni, punzecchiano questa amministrazione attraverso lettere, segnalazioni, interrogazioni consiliari e diffide di avvocati. Non abbiamo tempo da perdere con le polemiche. Sindaco e giunta si devono responsabilizzare e diventare propositivi, devono cominciare a tutelare i cittadini che vivono nel territorio di Chivasso!”.
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