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18 Settembre 2023 - 15:47
Rebecca Grella Grassi con Alessandra e Stella di "Prisma"
Sabato 16 settembre è stata inaugurata una nuova mostra organizzata da “Prisma Laboratorio Artistico” in collaborazione con il “Caffè Firenze” di via del Collegio 12/c, consueta sede che ospita questi eventi.
Ad esporre le sue opere, a questo giro, è stata Rebecca Grella Grassi, una giovane fotografa laureatasi lo scorso marzo all’Accademia di Belle Arti (ACME) di Novara. Le fotografie resteranno esposte fino al 12 ottobre e saranno visionabili negli orari di apertura del locale.
Rebecca Grella Grassi con alle spalle una sua fotografia
All’inaugurazione, oltre ad amici e parenti, hanno presenziato anche i consiglieri comunali Giovanni Scinica e Bruno Prestìa.
Un momento dell'inaugurazione
Foto di famiglia
Molti i complimenti rivolti all’artista, visibilmente emozionata per questa sua prima mostra personale, che ha spiegato da dove ha preso l’ispirazione per i suoi scatti e quale sia il loro significato: “La serie di fotografie di ‘A dream within a dream’, è ispirata alla canzone ‘The 7th Sense degli NCT U’, alla poesia di Edgar Allan Poe ‘Un sogno nel sogno’ e al Surrealismo - ha spiegato Rebecca -. La canzone parla delle difficoltà affrontate nella gioventù e dal testo si percepiscono depressione, dubbi sul futuro, pensieri suicidi e stress. Ma, nonostante ciò, brilla ancora la speranza per un domani migliore.
Il 7° senso viene definito come l’insieme dei sogni che abbiamo nella nostra vita reale, ma che pensiamo siano ancora troppo lontani da raggiungere; però il 7° senso può anche essere descritto come il senso che ci aiuta a continuare a vivere, mantenendoci forti e speranzosi. Quindi, i sogni, rappresentano l’unica via di fuga che abbiamo dalla realtà. In alcune parti del testo, però, il protagonista sta lottando anche nei sogni, e per questo, nelle foto, ho deciso di rappresentare un percorso in cui questi inizialmente sono negativi, come la realtà, ma poi diventano positivi - ha spiegato ancora -.
Un’altra ispirazione viene poi dalla poesia di Edgar Allan Poe, che è stata scritta verso la fine della sua vita. È chiaro, da questo componimento, che l’autore sente vicino l’arrivo della fine. La malinconia e il senso di rimpianto presenti nella poesia sono tangibili e il poeta fatica a comprendere la realtà al limite della finzione - ha raccontato -. A livello visivo, invece, ho preso spunto dal Movimento Surrealista, dal suo manifesto (l’onnipotenza del sogno, il gioco disinteressato del pensiero, il dare voce all’io interiore senza l’intervento dei meccanismi inibitori legati alla ragione e alla razionalità che tendono a reprimere gli istinti naturali) e dalle sue opere maggiori, come ‘La persistenza della memoria’ e ‘Sogno causato dal volo di un’ape’ di Dalì e ‘L’uomo con la bombetta’ e ‘Gli amanti’ di Magritte - ha aggiunto -. Questa serie di fotografie, in pratica, segue il viaggio di una persona che cerca di sfuggire all’insopportabile realtà sognando, solo per ritrovarsi in un incubo, dove tutte le sue peggiori paure continuano a perseguitarla. Alla fine, però, riesce a fuggire in un altro ‘sogno dentro il sogno’ , dove brillano nuove speranze per un futuro luminoso”.
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