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L'uomo e l'intelligenza artificiale: ma chi è il vero replicante?

La tecnologia avanza a passi vertiginosi: sono bastate poche settimane per rendere obsoleta ChatGPT, surclassata di fatto da Claude, il potente chatbot creato da Anthropic.

Intelligenza Artificiale

L'uomo può eguagliare l'intelligenza artificiale?

La questione di se l'uomo possa eguagliare l'intelligenza artificiale è un argomento complesso e oggetto di dibattito tra esperti. Attualmente, l'A.I. (Artificial Intelligence) ha dimostrato di poter superare l'uomo in specifici compiti, come il riconoscimento di immagini, il gioco degli scacchi o la traduzione automatica. Pensiamo all’uso che la Polizia scientifica, fa dei software tutti inclusi nella proposta del AI Act, il “regolamento del Parlamento e del Consiglio europeo che stabilisce regole armonizzate sull’Intelligenza Artificiale“.
 
Per citarne alcuni, il Sistema automatico di riconoscimento immagini (Sari), introdotto nel 2018 e utilizzato per il riconoscimento facciale. Il Sari è integrato nell’Automated fingerprint identification system (AFIS), un database sviluppato per l’analisi delle impronte digitali. Ed ancora software per analizzare le voci, ripulire le registrazioni audio disturbate da rumori di sottofondo e persino quelli per prevedere l’invecchiamento di latitanti,come nel caso dei boss di Cosa Nostra, Bernardo Provenzano e Matteo Messina Denaro.

SARI, il Sistema automatico di riconoscimento immagini, è stato introdotto nel 2018 per il riconoscimento facciale.


Tuttavia, l'intelligenza umana ha caratteristiche uniche che al momento l'intelligenza artificiale non è in grado di replicare completamente. L'intelligenza umana è estremamente adattabile, creativa e in grado di comprendere e interpretare una vasta gamma di informazioni in contesti complessi. L'uomo ha la capacità di apprendere continuamente, adattarsi alle nuove situazioni, comprendere il contesto sociale e le sfumature emotive, e utilizzare il ragionamento e la logica in modo creativo.

Nonostante quanto enunciato poc'anzi, gli sviluppi nell'intelligenza artificiale sono in continua evoluzione e potrebbero portare a progressi significativi in futuro. Molti ricercatori e scienziati stanno lavorando per migliorare l'intelligenza artificiale e sviluppare sistemi che possano avvicinarsi sempre di più all'intelligenza umana. Pensiamo a Claude e ChatGPT: è bastano poche settimane per rendere obsoleta una tecnologia - quella di ChatGPT, che ci aveva a dir poco sorpreso - surclassata di fatto da Claude, un potente chatbot creato da Anthropic, società fondata da Dario e Daniela Amodei, due fratelli italo-americani di San Francisco, che hanno lavorato in OpenAI fino all'inizio del 2021. Il nuovo arrivato, che molto probabilmente a breve si paleserà a noi umani – perdonate l’ironia - in quanto per il momento è disponibile solo su richiesta, ha sorprendenti capacità linguistiche.

Claude - un chatbot creato dalla società Anthropic - è molto più potente di ChatGPT.

Tornando alla ‘comparazione’ – passatemi il termine – delle due intelligenze, alias la nostra e quella artificiale, è importante notare che esse hanno scopi e modalità di funzionamento diversi. Mentre l'intelligenza artificiale si concentra sulla risoluzione di problemi specifici in modo efficiente e accurato, l'intelligenza umana abbraccia una gamma più ampia di capacità cognitive, come l'empatia, la creatività e l'etica.
 
In conclusione, al momento attuale l'intelligenza artificiale supera l'uomo in alcune aree specifiche, ma l'intelligenza umana rimane unica nella sua capacità di adattamento, comprensione complessa e creatività. L'idea che l'uomo possa eguagliare completamente l'intelligenza artificiale è ancora oggetto di speculazione e richiederà ulteriori progressi scientifici e tecnologici per essere pienamente compresa. Cosa ci resta da fare per non farci soppiantare dall’Intelligenza Artificiale? Pensare fuori dagli schemi… Almeno così parrebbe, al momento.

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