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BOSCONERO. Il Sindaco Pen sulla spaccatura della maggioranza: "E' normale: siamo vicini alle elezioni"

BOSCONERO. Il Sindaco Pen sulla spaccatura della maggioranza: "E' normale: siamo vicini alle elezioni"

"Mi sembra logico. Siamo in periodo elettorale. Il signore presenterà la sua lista...". In questo modo ha reagito il Sindaco Fabrizio Pen alle esternazioni dell'Assessore Mosciatti, una volta uscito dall'aula. Una frecciata breve e pungente. "Non commento le dichiarazioni – ha aggiunto Pen – ma comunque il bilancio si deve approvare e ci sono alcuni lavori imminenti da fare. Oltretutto la scadenza, fissata dal Governo per il 30 aprile, è stata prorogata soltanto ieri al 31 luglio".

L'urgenza sarebbe determinata da alcune esigenze connaturate all'affacciarsi della stagione primaverile: strade dissestate da sistemare, pulizia dei fossi prima della semina. Sono tra l'altro quelle opere che i cittadini possono toccare con mano, normalmente capaci di catalizzare un facile ed immediato consenso, realizzate spesso dalle amministrazioni a ridosso delle elezioni. "L'anno scorso – puntualizza il primo cittadino – non lo abbiamo potuto fare perchè il bilancio era stato approvato, appunto, a giugno. Questo sarà pertanto un bilancio per i mesi di marzo e aprile. La prossima amministrazione potrà apportare le modifiche. Inoltre si dà a chi si candida la possibilità di fare scelte, in campagna elettorale, legate al fisco locale sulla base di dati".

I numeri parlano chiaro. Il bilancio pareggia sui 2.727.701 euro. Per quanto riguarda le uscite sono previste 2.157.782 euro per spese correnti e soltanto 147mila euro euro per spese in conto capitale, ovvero per investimenti. In questa cifra rientrano, pertanto, 10mila euro utili per i fossi, 51.500 euro per la manutenzione delle strade oltre a 19mila euro, relativi ad un contributo ottenuto dalla Provincia, con la partecipazione ad un bando, per la scuola elementare.

Il tasto dolente riguarda però proprio la tassazione che da quest'anno si riassumerà nel nuovo acronimo IUC (Imposta Unica Comunale), che comprende l'Imu (sono mantenute le aliquote base del 4 per mille per la prima abitazione e dell'8,6 per mille per la seconda), la Tari (ex Tares che andrà coperta al cento per cento dagli utenti, per cui è previsto un gettito di 581mila euro) e la Tasi (per i servizi indivisibili come l'illuminazione pubblica o i servizi socio-assistenzali, stabilita al minimo). L'Irpef rimane al 5,5 per mille. "Le tariffe – non ha fatto mistero Pen - potranno essere benissimo auemntate da chi sarà eletto..."

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