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25 Gennaio 2022 - 10:30
Ne senti parlare ormai da due anni circa a questa parte. E’ diventato ‘’l’Argomento’’ per eccellenza. Ti sei fatta un’idea esatta, sbagliata, non importa. Poi accade che ne diventi testimone in prima persona perché il ‘’tu-sai-chi’’, il nemico invisibile di contiana memoria, finalmente viene a sfidare il tuo sistema immunitario.
Ti senti tranquilla perchè hai studiato le pozioni magiche, ti sei informata, hai preparato il tuo corpo ad un’eventuale aggressione nemica.
Poi accade l’imprevisto, il tuo medico curante è assente, allora sale un po’ di ansia. Per circa due giorni dall’attestazione di positività, nessun medico ti risponde dall’altro capo del telefono, internet ritorna ad essere un buco nero, il freddo sms della regione Piemonte ti informa sulle regole della quarantena.
Dopo due giorni, dall’altro capo della cornetta risponde un sostituto MMG che ti liquida con la solita formula magica della Tachipirina e, in caso di necessità, Brufen e fluidificante. Giusto per tranquillizzarti ti chiede se hai il saturimetro.
Rispondi di no, che non hai problemi di respirazione, non hai nemmeno tosse o raffreddore, qualche decimo di febbre, mal di testa. Eppure l’esperto insiste: meglio averlo, non si sa mai...
Decido di acquistarlo, ma solo con il pensiero. Sono una persona piuttosto ansiogena e credo che certe cose dovrebbero farle i medici, non i pazienti.
Intanto ho tutte le mie pozioni magiche già pronte: vitamine, integratori, anche antinfiammatori da banco, insomma quello che in casa in genere abbiamo tutti. Cerco di tenere l’intestino a bada, regola numero 1. Infine, tengo la mente occupata con tutta la saga di Harry Potter.
Conclusione. Ho una buona salute generale, nella norma e ho 51 anni. Ma se fossi stata un’anziana fragile, con patologie gravi, è questo il modo con cui lo Stato pretende di proteggermi? Con una cura telefonica a base di paracetamolo e di antinfiammatori? Per una malattia così pericolosa, non sarebbe il caso dopo due anni, di cambiare protocollo?
Resto basita. Penso a tutti quegli anziani che si sono visti abbandonati con una scatola di Tachipirina un saturimetro da adoperare da soli, e l’ansia di scoprire che l’ossigenazione sta calando.
Tra il 2020 e il 2021, tantissimi sono i casi di anziani morti per infarto nella solitudine delle loro abitazioni.
Prima o poi diventeremo tutti anziani, si spera. Forse sarebbe tempo di fermarsi un attimo a riflettere su dove stiamo andando.
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