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03 Febbraio 2021 - 19:34
cimitero ebraico
27 gennaio 2021 presso cimitero ebraico di Ivrea.
Farsi memoria, avere come missione di vita quella della testimonianza, essere lì con i segni sul braccio e gli squarci dentro, e parlare, e raccontare, e riprovare il dolore altre 100 indicibili volte, dire a chi si ha davanti ‘ecco cosa è stato il più folle dei progetti’, lo sterminio di una ‘razza’ e quello di chi era diverso - gli omosessuali, i disabili, i rom - e di chi non la pensava come il dittatore - gli oppositori politici. Araldo della memoria, come lo chiama la senatrice Liliana Segre, è uno straziante ‘mestiere’: si è costretti pubblicamente a ricordare, a non dimenticare. Oggi, qua la memoria sta diventando indiretta, l’emozione è affidata a voci scomparse ed è per questo che i sopravvissuti sono inquieti, temono l’indifferenza, il sacrificio vano e allora diventano ancora più instancabili, cercando di raggiungere quelle giovani generazioni che hanno solo loro da vedere in vita e qualche pagina nel libro di storia. I ragazzi si chiedono come è potuto accadere, come è stato possibile il silenzio di chi ha continuato a vivere, seppure con le sofferenze della guerra e allora diamo vita a queste persone che ancora oggi si raccontano, sono una decina, i sopravvissuti in Italia qui i loro nomi: Sami Modiano, 90 anni (da Rodi a Birkenau all’età di 13 anni) Edith Bruck, 88 anni (scrittrice, regista, deportata a 13 anni prima ad Auschwitz e poi in altri campi di sterminio: Dachau, Christianstadt, infine Bergen Belsen), Liliana Segre, 90 anni, cittadina onoraria di Ivrea (senatrice a vita, numero di matricola 75190, dei 776 bambini italiani di età inferiore ai 14 anni che furono deportati ad Auschwitz, fu tra i 25 sopravvissuti di allora), Virginia Gattegno, 97 anni (matricola A 24324), le sorelle di Fiume Andra e Tatiana Bucci, rispettivamente 81 e 83 anni, testimone dell’orrore più assurdo, quello degli esperimenti di Mengele, Arianna Szörényi, (numero di matricola 89219, portata ad Auschwitz e poi a Bergen Belsen dalla Risiera di San Sabba ad appena 11) Diamantina Vivante Salonicchio, 82 anni Rosa Hanan, 100 anni (sopravvissuta ad Auschwitz), Donato Di Veroli, 86 anni (matricola ad Auschwitz con il tatuaggio numero A-5372, è l’ultimo in vita degli ebrei romani deportati, dopo la morte di Pietro Terracina), Goti Bauer, 86 anni (Matricola A-5372, è da oltre 20 anni infaticabile testimone della Shoah). Recentemente sono scomparsi Nedo Fiano (deportato a 14 anni ad Auschwitz), Joseph Varon,Franco Schoneit (il ‹ragazzo› di Buchenvwald, morto nel 2020) Piero Terracina, Alberto Sed.Edicola digitale
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