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TORRAZZA. Chi esamina le domande dei buoni spesa? Chi sceglie i beneficiari?

TORRAZZA. Chi esamina le domande dei buoni spesa? Chi sceglie i beneficiari?

Già due settimane fa abbiamo richiamato l’attenzione dei lettori sulla nuova delibera della giunta comunale dedicata alle “modalità di erogazione risorse alimentari”. Cioè dei buoni spesa o dei pacchi alimentari. È la delibera n. 106 del 3 dicembre ed è firmata dal sindaco Massimo Rozzino, dal vicesindaco Alberto Baesso e dall’assessore Raffaella Lisa. La delibera stabilisce che saranno spesi 30.672 euro: 15.672 dello Stato e 15.000 del Comune.

La domanda che ci siamo posti è la seguente: chi deciderà quali cittadini hanno diritto o bisogno dei buoni spesa? Nella delibera la giunta statuisce che le domande saranno esaminate da una Commissione composta da: “Sindaco, Assistente Sociale e dipendente comunale”.

Però l’Ordinanza n. 658 del 29 marzo 2020 della Protezione civile nazionale - emanata in occasione dell’erogazione della solidarietà alimentare della primavera scorsa - attribuisce il compito di scegliere gli aventi diritto “all’Ufficio dei Servizi sociali di ciascun Comune” (art. 2, comma 6): niente Commissione, e soprattutto niente sindaco seduto a questa Commissione a scegliere quali torrazzesi hanno diritto al buono spesa. Nei piccoli Comuni, dove manca un vero e proprio “Ufficio” dei servizi sociali, supponiamo che vi sia almeno un dipendente comunale incaricato di svolgere i compiti dell’ufficio. Rozzino, Baesso e Lisa l’ordinanza di marzo della Protezione civile la conoscono di sicuro: infatti la citano nella loro delibera.

Perciò ci domandiamo, e lo domandiamo al sindaco e ai suoi assessori, nonché al segretario comunale, se questa Commissione, della quale farà parte il sindaco, rispetta o non rispetta le disposizioni dell’Ordinanza della protezione civile. Vale a dire le disposizioni del governo: la Protezione civile è un dipartimento della Presidenza del Consiglio di Ministri.

Inoltre, della Commissione faranno parte un non meglio precisato “Assistente Sociale”.

Che cosa vuol dire “Assistente Sociale”?  Vuol dire un dipendente del CISS, o qualcun altro?

L’istituzione della Commissione suscita altre domande. In primo luogo, ci chiediamo se esiste in Comune un regolamento che stabilisce come funzionerà questa commissione. Il funzionamento delle commissioni di un Comune è generalmente disciplinato da un apposito regolamento.

Le commissioni consiliari sono composte e si svolgono in base alle norme del Regolamento del Consiglio Comunale, e talvolta anche dello Statuto Comunale. Le commissioni non consiliari, come quella edilizia, rispondono anch’esse alle norme di uno specifico regolamento. Il consiglio comunale di Torrazza sarà chiamato ad approvare un appropriato regolamento della “Commissione della solidarietà alimentare”?

In secondo luogo, quali criteri la Commissione adotterà per stabilire chi ha diritto ai buoni spesa? La delibera di giunta approva anche “lo schema di domanda contenente i criteri per la concessione del beneficio”.

Ma se andiamo a leggere lo schema, pubblicato nel sito del Comune, i “criteri” non li troviamo. Vi troviamo le domande alle quali il richiedente deve rispondere: il numero dei membri del nucleo familiare, i motivi delle difficoltà economiche, le disponibilità finanziarie della famiglia, i dati ISEE, il reddito mensile complessivo, ecc.  Ma i “criteri” non ci sono. In base a quali criteri la Commissione scarterà delle domande e ne accoglierà altre?

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