MONTANARO. Insieme, per dire "No" alla violenza sulle donne. Sono trascorse meno di due settimane dal 25 novembre, la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, ricorrenza per la quale ogni anno vengono organizzate molteplici iniziative per sensibilizzare sul tema, e tra le tante, in collaborazione con l’Assessorato alla cultura, anche la Biblioteca Civica Guido Gozzano di Montanaro, ha fatto la sua parte. L’ha fatto passando per la cultura e con quel pizzico di magia che solo un libro sa donare, organizzando in diretta streaming, una serata in compagnia dell’autrice Serenella Quarello, che passo dopo passo ha raccontato la sua opera dal titolo “Non puoi correre con i pantaloncini corti”, edizione Rizzoli. Un incontro questo, dalla valenza speciale e in una giornata significativa, che aveva come protagoniste proprie le donne ed in particolare quella narrate dalla Quarello. Attraverso le illustrazioni, create dalla mano di Fabiana Bocchi, il libro infatti ripercorre le storie di cinquanta atlete che hanno fatto da pioniere nel mondo dello sport e che distinguendosi in diverse discipline possono essere d’esempio per la passione, la costanza e la perseveranza mostrata. “All’epoca dell’uscita delle favole per le bambine ribelli, erano state messe in risalto donne scienziate, artiste, filosofe, ma mancavano le sportive. Nessuno ci aveva mai pensato – racconta l’autrice Serenella Quarello –. Il lavoro è stato lunghissimo, perché trasformare dei medaglieri e dei record in storie avvincenti non è stato facile. Mia mamma, appassionata di sport, mi ha “rovesciato” sulla scrivania una pila di Gazzette dello Sport alta quasi un metro. Da qui mi sono documentata, ho fatto interviste e poi ho iniziato a scrivere, provando ad utilizzare un linguaggio adatto a qualsiasi lettore e cercando soprattutto di raccontare storie positive, di donne che hanno sfidato ed hanno vinto, non solo attraverso i record sportivi, ma anche contro gli stereotipi”. Un libro quindi che vuole raccontare anche l’altro risvolto della medaglia, mettendo nero su bianco una panoramica diversa e soprattutto ciò che lo sport con il passare del tempo, abbia rappresentato per le donne. E Serenella Quarello lo fa, già partendo dal titolo. “A Fanny Blankers- Koen, l’atleta olandese, dicevano che non poteva correre con i pantaloncini corti, perché era mamma ed era vecchia – prosegue la scrittrice Quarello –. Ma lei se ne frega, li indossa e vince le Olimpiadi. Questo ha rappresentato per lo sport, il prima passo verso l’emancipazione, ecco perché sono partita da lei. Poi è stato difficile selezionare solo cinquanta storie, ma tra le donne narrate sicuramente mi sono rimaste nel cuore Manuela Di Centa, la sciatrice, Alfonsina Strada, la ciclista e Ada Pace, la pilota automobilistica – ed aggiunge ancora concludendo -. Mi piacerebbe che questo libro arrivasse a tutti, ma in particolare ai più giovani e nello specifico ai ragazzi, questa è la mia speranza”. Una serata trascorsa velocemente che ha accarezzato in modo creativo e appassionato la vita di tante donne e per cui è intervenuta anche l’Assessore alla Cultura Michela Gallenca che ha detto: “Ringrazio la professoressa Quarello e lo staff della Biblioteca per l’organizzazione di questa serata. Era già stata programmata per l’8 marzo, in occasione della Giornata della Donna, ma sono contenta che si sia riuscita a riorganizzare in questa forma. È stato un incontro piacevolissimo, che la professoressa Quarello ha condotto davvero bene, mettendo in risalto per questa ricorrenza degli esempi significativi di vita – e conclude - ed anche se si parla di storie passate, risultano essere ancora oggi per Noi degli insegnamenti preziosissimi”.
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