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14 Novembre 2020 - 16:00
CHIVASSO. Covid: “Lo Stato non ci merita”. Protesta delle partite Iva. I titolari di partita iva oggi sono indubbiamente fra le categorie di lavoratori più penalizzate. Stufi di parole e promesse non mantenute hanno deciso di far sentire la loro voce, in maniera educata e pacata, ma sono decisi a farsi valere perché non si può rimanere immobili di fronte a ciò che sta succedendo nel nostro paese. Serve un risveglio collettivo.
Da circa una settimana su Facebook è nato il gruppo “Partite iva Chivasso”, subito dopo l’uscita dell’ultimo decreto. Abbiamo incontrato Vittorio Bevilacqua, fondatore del gruppo e titolare de “La Passione per il Tempo”, per capire meglio di cosa si tratta e quali sono gli obiettivi del gruppo. “‘Partite iva Chivasso’ nasce per unire tutti i commercianti e gli artigiani della città che in questo periodo di pandemia stanno pagando a caro prezzo le restrizioni causate dal Covid -19 - comincia a spiegare -. Siamo consapevoli che la salute deve essere messa al primo posto, ma anche il diritto al lavoro deve essere una priorità per le nostre istituzioni. Vogliamo essere un punto di unione e di proposta per la nostra città che rischia di morire di giorno in giorno” spiega ancora.
Chivasso non è più la stessa, basta fare un giro in via Torino per rendersene conto… ormai si fa quasi fatica a definirla la via centrale dello shopping, il salotto buono della città… fra attività che hanno chiuso, che rischiano a breve di farlo o che si sono trasferite il passo verso il vuoto è ormai prossimo. Pressione fiscale alle stelle per chi lavora in proprio e, come se già non bastasse quello, anche chiusure e restrizioni di dpcm in dpcm… viene da chiedersi se l’Italia voglia davvero bene agli italiani… il dubbio è lecito nel momento in cui vengono meno gli stessi diritti sanciti dalla Costituzione… quella Costituzione che in tanti oggi dichiarano morta e non a torto...
“Il commercio locale è la vita della città, Chivasso ha un enorme bacino di utenza ma per attirarlo servono le luci delle vetrine accese, non di sicuro i negozi chiusi a macchia di leopardo. Se uccidi l’economia uccidi la città e si rischia di farla diventare solo un dormitorio. Non so come si possa pensare che l’assembramento possa crearsi nel negozio sotto casa, di mese in mese ci siamo adeguati a tutti i protocolli anti Coronavirus richiesti, li abbiamo seguiti scrupolosamente, spendendo oltretutto soldi per farlo e vederci oggi obbligati a tenere giù la serranda sembra davvero una presa in giro … penso anche solo ai bar e ristoranti che sono stati penalizzati ancor prima di noi commercianti, l’ho trovato così ingiusto che quando gli hanno dato l’obbligo di chiusura alle 18.00 sono stato fra quelli che hanno deciso di chiudere a quell’ora per solidarietà e protesta - afferma Vittorio -. Noi partite iva non vogliamo il contentino una tantum dei ristori, vogliamo agevolazioni e aiuti concreti. Perchè soffocarci e farci chiudere? Perché lo Stato lo fa? Non si rende conto che ci sta distruggendo e che si sta andando nella direzione sbagliata? Siamo stanchi delle promesse non mantenute, servirebbe una squadra tecnica di persone davvero referenziate e consapevoli di ciò che è la vita vera, messe al posto giusto a prendere decisioni sensate. Così perdiamo solo tempo… tutti quanti - dichiara amareggiato -. Le partite iva sono quelle che fanno realmente girare l’economia, serve più concretezza sia a livello nazionale che locale. La nostra non è solo rabbia, c’è la disperazione dietro… quella di non riuscire a mantenere la propria famiglia, di veder distrutto ciò per cui si è lavorato tutta una vita… Se mi lamento io che sono titolare di un’attività consolidata e di un certo peso cosa dovrebbero dire quelli che stanno messi peggio? Me ne sarei anche potuto infischiare dato che molto del mio lavoro è online e che i prodotti che vendo io sono di fascia medio - alta, ma ho deciso di mettermi nei panni degli altri e di provare a fare qualcosa di buono e concreto per il nostro territorio, per la città che amo e per chi si impegna nel suo lavoro. Abbiamo un patrimonio prezioso da valorizzare, siamo noi stessi ad essere preziosi e Chivasso merita di brillare”.
Lavorare è un diritto e bisogna collaborare per veder rinascere il commercio locale. Aiutare l’economia della città è fondamentale. “Tutti, partite iva e non, chivassesi e non, possono aggiungersi al gruppo Facebook. Vi chiediamo di aiutarci a farlo conoscere, condividerne le iniziative e le notizie per urlare sempre più forte un messaggio importante e cioè che insieme si può vincere e che dobbiamo lottare oggi per non chiudere per sempre” afferma Vittorio Bevilacqua in conclusione.
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