Si sono mobilitati davvero in tanti, nel corso delle ultime settimane, per mettere insieme idee e progetti finalizzati a ricordare la memoria di Salvatore Giunta, il compianto ex dirigente della Pro Settimo&Eureka prematuramente scomparso lo scorso agosto a causa di un arresto cardiaco. La società di via Cascina Nuova si era mossa nella stessa direzione già prima delle festività natalizie, decidendo di intitolare la fase dilettantistica del Torneo Internazionale Andrea Boscione proprio allo storico ex segretario, nonché instancabile organizzatore delle precedenti edizioni della più importante rassegna giovanile biancocerchiata. Ora, invece, sono gli amici e le persone che in vario modo avevano avuto a che fare con "Sasà" a prendere l'iniziativa. "Ci piacerebbe - spiegano - dar vita a qualcosa che fosse in grado di rievocare e ricordare il nome di un caro amico. Qualcosa che possa durare nel tempo, legato ovviamente al gioco del calcio, che era una delle sue più grandi passioni e che ha consentito a tanti di noi di conoscerlo a apprezzarlo. Ad oggi abbiamo già vagliato diverse proposte, ma siamo aperti e disposti ad ascoltarne anche altre, perché non vogliamo lasciare nulla al caso. Anche per questo chiediamo a chiunque avesse il piacere di partecipare a questa nostra iniziativa di farsi avanti e contattarci attraverso il giornale". Al momento sono circa una ventina i promotori di un progetto comunque ancora in fase di allestimento. In gran parte si tratta di settimesi e residenti nel quartiere Corea, dove ha sede l'impianto sportivo della Pro Settimo&Eureka. Le idee sono molteplici e tutte convergono su un unico punto. “Scolpire il nome di Salvatore Giunta nella memoria collettiva del firmamento sportivo cittadino” Lo scorso agosto "Sasà" era appena arrivato in Sicilia per godersi qualche settimana di vacanza, ma non fece nemmeno in tempo a scendere dal traghetto. Un malore improvviso lo colse mentre stava uscendo dalla nave con la sua auto. Per lui non ci fu nulla da fare. Schietto, diretto, senza tanti peli sulla lingua, il compianto ex dirigente biancocerchiato era uno di quei personaggi che le cose non le mandava certo a dire. Mai accomodante, né disposto a troppi compromessi, con il suo modo di fare (a volte ruvido, ma sempre trasparente e sincero) aveva conquistato le simpatie di tantissime persone. Quelle stesse persone che oggi si stanno adoperando per cercare di costruire un percorso che sappia ricordarne per sempre la figura.
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