Molti si chiedono chi fosse il tiranno di cui parla il Carnevale di Ivrea.Io non me lo chiedo, però ho provato ad indagare. Una corrente di pensiero ipotizza che si trattasse del Conte Ranieri. Costui era figlio di Guido III (medaglia di bronzo in automobilismo).Il nobile aveva una passione smodata per Andrate, tale che decise di costruirne una identica nel novarese che ribattezzò Biandrate, e dunque divenne Conte diBiandrate. Federico Barbarossa (chiamato così per via delle vene varicose) concesse a Ranieri il Feudo di Ivrea. Il Biandrate era arcistufo dei castelli, perché tutti ci facevano le rime tipo “O che bel castello Marcondirondirondello” o peggio “Alle donne del castello piace tanto fare quello”, quindi fece costruire il Castellazzo, annunciando pubblicamente che “Con Castellazzo nonci si fa la rima manco per il cazzo”! Durante un viaggio nel tempo (gli aveva dato un passaggio Greta Thunberg) si ritrovò nell’Ottocento, e venne a sapere che nel Medio Evo vigeva lo Jus Primae Noctis, e lui se l’era perso. Allora tornò indietro e decise diapplicare quella simpatica norma con Violetta (in realtà si chiamava Agata,ma anche lei aveva fatto un viaggio nell’Ottocento e le era piaciuta laTraviata), la figlia di un mugnaio, la mugnaia, di professione sciampista. Fra i tanti titoli, Ranieri era anche Marchese del Monferrato, ma spesso gli succedeva di confondere Marchese con Marchionne, e quindi nel dubbiosi definiva Marchionis (sebbene fosse più un marpionis). Il podestà di Ivrea la domenica di Carnevale butta un mattone proveniente dal Castellazzo (o comprato dai ciulin di Graglia) annunciando “In spretum MarchionisMontisferrati”, ovvero a Marchionne non piace la cucina monferrina). Ranieri ebbe due figli: Alberto da Giussiglio Vinia e Georgia Povolo.Ognuno ebbe il suo: Georgia si dedicò a costruire un grande presepe nel rifugio antiaereo presso la fontana di Camillo Olivetti. La geopolitologaAnna Bonobo, infatti,l’aveva confortata: l’Italia mai e poi mai sisarebbe trovata nelle condizioni di venire bombardata, specialmente daforze provenienti dall’America, che nessuno al mondo sarebbe stato in grado di scoprire. Invece Alberto, detto Alessandro per la somiglianza con Alessandro Haber,Organizzò la Lega Lombarda contro Federico Barbarossa insieme a Matteo BarbisVerd. Inutile dire che il problema, riguardo al Federico di Svevia, era soloil colore della barba. Ah, dimenticavo. Il Ranieri di cui stavo parlando non fu il primo Ranieri della famiglia, ma ne fu il migliore. Il Massimo Ranieri.
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