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Dignità e diritti anche per i "lavoratori" dell'eros

Dignità e diritti anche per i "lavoratori" dell'eros
Lavorare con il SESSO è comunque LAVORARE. Una questione di domanda ed offerta. La fornitura di un servizio che oggi come nell'antica Roma ha i suoi clienti più o meno fidelizzati, con esigenze, motivazioni e bisogni differenti che la routine non riesce a soddisfare. Ad Amsterdam, la città famosa per il suo quartiere a luci rosse, dal 2020 sarà vietato passeggiare per turismo morboso nei vicoli delle signorine in vetrina. Perdita di pubblicità. In altri paesi l'eros mercenario è addirittura vietato. Nella nostra italia semplicemente si ignora che tira più un pelo di donna che un carro di buoi (anche se moda ed igiene oggi fanno optare i più per l'effetto rasatura integrale). Basta però fare un giro in auto dopo le 22 nelle maggiori città del Belpaese (ma anche la periferia si difende bene) per imbattersi in frotte di giovani e meno giovani donne dalle abbondanti scollature, le minigonne inguinali  e tacchi a spillo in attesa del passaggio di qualche sconosciuto. Gli annunci online si moltilicano ed i profili social sono un invitante biglietto da visita. L'offerta varia per qualità e prezzo, e corrisponde ad una altrettanto varia e numerosa domanda di servizi di cui viene completamente negata l'esistenza. Ne parla Vogue on line, ne parlano i quotidiani nazionali, ne parlano tutti ma nessuno legge davvero: che lo si chiami servizio di escort, sesso mercenario o prostituzione, l'eros è un bisogno primordiale che muove e scuote l'economia del globo anche se viene discriminato, negato , misconosciuto e denigrato. La ILO, organizzazione dei lavoratori internazionali, sta portando avanti una battaglia per il riconoscimento ei diritti di tutti i lavoratori del sesso. Di qualunque tipologia. Non soltanto quelli che prestano favori sessuali a pagamento, ma anche chi in varie forme fa dell'erotismo la propria forma di guadagno. Il web potrebbe essere la rivoluzione, per la legalità e la sicurezza, la garanzia dei diritti e un maggiore benessere per tutti. Un sindacato online che raggruppi e riconosca tutte le operatrici del sesso. Una delle più grandi rivoluzioni della modernità.   La foto della copertina e lo spunto per l'articolo sono stati tratti da https://www.teenvogue.com/story/why-sex-work-is-real-work a cura di Dr.Tlaleng Mofokeng    
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