Riassunto cronologico degli ultimi avvenimenti: 21-22 gennaio: in Consiglio comunale viene bocciato il bilancio di previsione 2019-2021. La maggioranza è decimata, solo 8 voti a favore (7 consiglieri pentastellati avevano disertato la seduta) dei 15 consiglieri che compongono la maggioranza e con 9 voti contrari la delibera non passa. Come già detto, il casus belli era stato un emendamento presentato da una parte della stessa maggioranza per sottrarre fondi all'assessore D’Afflitto, nello specifico circa € 40.000, e potenziare le manutenzioni. In casi come questi (come capitò con l’Amministrazione Catania) il sindaco prende atto che non c’è più una maggioranza in grado di sostenere l’atto di programmazione principale di una giunta e rassegna le dimissioni. Al contrario, l’ordine di scuderia fu di minimizzare l’accaduto e parlarne il meno possibile. 11 febbraio: nuova convocazione. L’emendamento viene riproposto, il sindaco chiede espressamente ai suoi di non votarlo. Invito rigettato e l’emendamento passa, sindaco messo di nuovo in minoranza. A quel punto, avendo ottenuto il risultato i consiglieri in disaccordo votano il bilancio. Almeno la maggioranza è salva….per il momento. Ma il malessere c’è e continua a crescere, l’importante è far finta di nulla e soprattutto non parlarne in Consiglio. Le questioni arrivano al pettine una dopo l’altra. Problema loculi, è lo stesso vice sindaco Castagno a certificarlo: “Non ci sono più loculi anche perché siamo in ritardo di sei mesi con la realizzazione di 144 spazi che avrebbero dovuto essere pronti a breve ed invece lo saranno a fine anno”. Ancora non si ha contezza della gravità del problema ma in autunno ci sarà da ridere. Contestualmente, scoppia il caso campi di calcio don Mosso: 2 audizioni in Consiglio comunale dove i vertici del Venaria calcio denunciano di non essere stati ascoltati per mesi circa la messa a norma dei campi (solo nell'ultimo periodo, 12 pec e 52 mail, ed ottenendo in cambio poca considerazione). Ma il sindaco non vuol saperne: i campi, per gli allenamenti, vanno bene così. 6 aprile: Il vice sindaco annuncia che dopo l’approvazione del consuntivo 2018 si dimetterà: “l’ho già detto a Falcone che ha compreso la mia decisione. Non mi piace avere i piedi in due scarpe o pensare che Venaria sia una scelta di serie B rispetto alla mia Rivoli”. Ha tutta l’aria di scusa ma perché raccontare la verità? Guarda caso, proprio in occasione delle sue dimissioni, il vice sindaco decide di togliersi qualche sassolino, andando a rispolverare la vecchia discussione sulla delibera per la gestione del calore. All'epoca, il dibattito fu molto acceso ma al tempo le istanze delle minoranze vennero tutte rigettate. Invece, inaspettatamente, Castagno ha trovato il tempo per scrivere un documento di 10 pagine (non dico 10 pagine) dove ci sono molti dei rilievi a suo tempo non accolti. Non solo, l’assessore al bilancio si spinge a scrivere come vi sia stato “….il probabile occultamento di informazioni rilevanti agli organi politco-amministrativi: giunta e consiglio comunale…..la probabile scarsa trasparenza tra contenuti delle delibere e le determinazioni relative agli impegni finanziari del servizio fornitura energia”. Parole (scritte) pesanti, più simili ad insinuazioni che semplici constatazioni. Effetto sortito: nessuno, va tutto bene. 23 maggio: Consiglio comunale. La maggioranza non ha il numero legale e non passano le delibere previste. 28 maggio: Consiglio comunale riconvocato ma stessa musica. La maggioranza non ha il numero legale e non passano le delibere previste. Non solo, 3 consiglieri ormai in aperto contrasto, rassegnano le proprie dimissioni, il presidente del Consiglio Accorsi, legge un documento molto duro contro il sindaco. In Consiglio scena muta del sindaco, tutto è affidato ad una conferenza stampa (il contraddittorio spaventa) ed al comunicatore che sui social smorza i toni. L’importante è non raccontare la verità: la maggioranza è implosa e non ha più i numeri per proseguire. Mentre scrivo 8 consiglieri pentastellati (sindaco compreso) hanno comunicato con una nota l’espulsione del Consigliere Accorsi dal gruppo M5S. Il sindaco che scomunica il proprio Presidente del Consiglio, forse hanno confuso uno dei loro incontri con il Consiglio comunale. Ma amministrare una città è cosa più seria che fare post, foto e selfie. Le certificazioni ci sono tutte: avete avuto la vostra occasione ed è ampiamente fallita. E non potete neanche dare la colpa a nessuno altro della vecchia politica, è tutto merito vostro!
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