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CHIVASSO. Se avessero ragione i “terrapiattisti”, chissà Chivasso come sarebbe...

CHIVASSO. Se avessero ragione i “terrapiattisti”, chissà Chivasso come sarebbe...

La notizia non è inventata, ma ripresa da uno dei principali quotidiani del Paese. Siamo sull’Intercity Milano Ventimiglia, qualche giorno fa. Il controllore sta facendo il suo normale giro di verifica dei biglietti, quando si imbatte in quattro tipi che dicono di non essere tenuti a pagare la tratta in quanto terrapiattisti e, perciò,  ambasciatori fuori da ogni giurisdizione planetaria. No, va beh, immaginatevi la faccia di quel povero Cristo di controllore, uno che pensava di aver scelto un lavoro tranquillo e che ora rimpiange di non aver fatto il concorso a Nottingham per diventare sceriffo. Si sarà messo a ridere, con la voglia di ridere che può avere uno che pensa di essere preso per il naso dopo una giornata di duro lavoro. Poi, visto che quelli sono seri, e che di fare il biglietto non ne vogliono sapere per davvero, il controllore chiama i carabinieri e, a questo punto, immaginatevi la loro espressione quando, in caserma, i quattro ribadiscono la propria posizione, rifiutandosi persino di fornire le generalità. Risultato, denuncia con l’accusa di interruzione di pubblico servizio, considerato che il treno è rimasto fermo per più di un’ora. Ma chi sono i terrapiattisti?  Sostanzialmente sono membri di un movimento che sostiene che Galileo ha mentito, che la terra non è rotonda ma piatta e  che siamo tutti vittime di un gigantesco imbroglio ordito dalla NASA con la complicità di piloti d’aereo e hostess. Pensa se avessero ragione e se, che so io, Chivasso in realtà non esistesse. No, niente città dei nocciolini e del Carnevalone, ma solo un’enorme farsa ordita probabilmente dal PD per dimostrare di riuscire ancora a governare da qualche parte nel mondo. Il Consiglio comunale sarebbe solo un enorme teatrino, con maggioranza e minoranza d’accordo a recitare una parte, con la Verdini che prepara gli interventi dell’opposizione (e che quindi non ha mai tempo per scrivere i propri), la Buo e Doria che si accordano su come litigare in modo credibile e Perfetto che con il tablet (non a caso fornito dalla Presidenza del Consiglio…) detta gli interventi alle liste civiche ed ai Cinque Stelle. La campagna elettorale sarebbe solo una farsa concordata e tutti quelli che si fermano ad ascoltare Giovanni Scinica davanti al monumento dei Caduti sarebbero solo comparse (in effetti devo ammettere che il dubbio mi è venuto più di una volta…). La discarica dei Pogliani non esisterebbe, sarebbe solo un’invenzione di Piero Meaglia per poter scrivere qualche articolo in più, e si spiegherebbe cosi perché molti  chivassesi residenti in centro non sanno nemmeno dove sia… Insomma gli elementi a supporto del complotto sono tanti. I terrapiattisti, inoltre, non sostengono solo che la terra è piatta, ma anche che gli alieni sono tra noi. E, difatti, che altro è il vespasiano di piazza d’Armi se non una minacciosa astronave pronta a partire per chissà dove? Ancora, secondo i terrapiattisti un tempo la terra era abitata da giganti ed in effetti, a pensarci bene, quello che noi chiamiamo pomposamente il “menhir”, e che vorremmo attribuire a qualche strampalata civiltà del passato, in realtà non sarebbe altro che un’enorme supposta antidolorifica appartenuta a quei giganti primordiali (d’altronde, come diceva anche la nota pubblicità di un pennello, per grandi problemi occorrono grandi rimedi…). Per non parlare poi delle rotonde che non sono rotonde, dei semafori chiaramente ideati da superiori menti aliene, delle piste ciclabili per astronavi… Insomma tutto tornerebbe a meraviglia. A questo punto, per lo stesso principio per cui i tipi di cui  parlavamo all’inizio ritenevano di non dover pagare il biglietto del treno, noi potremmo evitarci l’IMU, la TARI, la TASI e via dicendo. Ma mi fermo qui.  Non vorrei dare lo spunto a qualche rampante aspirante politico.

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