Lezioni di italiano, matematica, educazione civica e sessuale.Materie che dovrebbero essere, tutte, l’abc della scuola moderna, per formare le basi di una società nuova e consapevole dei propri diritti e capacità. Non perchè un ragazzino non sia in grado di scoprire da solo quale è il ritmo che meglio si confà al proprio piacere ma per capire il momento, il luogo e la situazione giusta da dedicare all’autoerotismo ed al piacere nel rispetto degli altri. Lo dico da pornostar disposta a portare nelle scuole la propria esperienza didattica, di laureata in lettere ed esperta in comunicazione, e professionale, da pornotar e commessa di sexyshop a contatto ogni giorno con adulti che ancora non sanno vivere la propria sessualità nel modo migliore per loro stessi. Lo dico da donna e da giornalista in risposta all’editoriale di Vittorio Feltri, che si è schierato contro l’apertura di papa Francesco e la sperimentazione didattica in un scuola elementare della provincia di Bergamo, sottolineando che sono altri gli argomenti importanti da affrontare.Perchè c’è la fame nel mondo e il deficit italiano, perché ci sono le malattie incurabili e la disoccupazione in aumento. I pensionati non arrivano a fine mese e le donne si riscoprono adolescenti a quarant’anni. Sono scuse e luoghi comuni per non guardare in faccia la realtà e rimandare all’infinito un problema che può essere risolto con uno sforzo minimo e la volontà di cogliere la sfida della modernità. Ne è testimone un mio articolo di qualche mese fa, dove ho raccontato dell’imbarazzo di genitori ed insegnanti di fronte allo spettacolo di bambini (8-9 anni) dediti a trastullarsi durante le ore scolastiche e la decisione di affidare l’argomento scabroso a degli assistenti sociali alla stregua di un “problema” da risolvere o di una “malattia” da arginare. Una “colpa” da espiare attraverso una catarsi purificatoria a suon di mea culpa ed astinenza che sfocia troppo in atti di violenza per sfocia la nostra istintività repressa. “Imbarazzo, silenzio e disapprovazione, si legge nel rapporto Unesco International Technical Guidance on Sexuality Education riportato dal sito ValigiaBlue.it, non aiutano a discutere in maniera aperta di sessualità da parte degli adulti, inclusi i genitori e i docenti, proprio in quelle fasi della crescita personale in cui sarebbe necessario farlo”. Ma in numerosi paesi d’Europa come la Germania, la Danimarca, la Finlandia, l’Austria e la Francia l’educazione sessuale rientra nel programma didattico ed aiuta ogni anno i giovani a conoscere il proprio corpo, i propri bisogni, rispettare le differenze di genere e prevenirsi adeguatamente contro le malattie sessualmente trasmissibili e le gravidanze indesiderate. Senza nulla togliere a materie fondamentali come la lingua di Ovidio e la filosofia di Aristotele, la teoria di Einstein e l’arte di Raffaello, ma in aggiunta ad esse per formare a 360° la donna e l’uomo di domani.Io ci metto la faccia, la mia esperienza e la mia professionalità. Sono a disposizione per le scuole, gli insegnanti, le persone che vogliano abbracciare questo mio volo pindarico verso un sogno che spero non troppo utopistico. Spero mi scriviate in tanti per far diventare realtà le parole del papa e le richieste di tanti insegnanti e genitori che ogni giorno non sanno come affrontare con i bambini di oggi quell'argomento scottante che si chiama eros.
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