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STRAMBINELLO. “Nessun periocolo sul ponte”. Città Metro frena gli allarmismi

STRAMBINELLO. “Nessun periocolo sul ponte”. Città Metro frena gli allarmismi

L'incidente sul ponte ha riacceso le polemiche sulla sicurezza dell’opera

Il viadotto non ha problemi di natura strutturale, lo abbiamo già detto molte volte. Ci sono ponti che sono messi molto peggio. Al massimo, esiste una questione legata alla viabilità visto che la carreggiata è molto stretta. I controlli messi in atto in questi giorni sono normale routine”. Parla così Antonino Iaria, consigliere della Città Metropolitana.

L’incidente andato in scena la settimana scorsa è stata la goccia che ha fatto traboccare il naso. Martedì scorso, infatti, due camion si sono scontrati lungo il viadotto, uno dei due, poi, è finito contro uno dei muretti di sostegno. Nessun ferito ma l’ennesima testimonianza di una situazione che non è più accettabile. Proprio qualche giorno fa, infatti, l’ex senatore Eugenio Bozzello, che mesi fa ha inaugurato la sua battaglia per la costruzione di un nuovo ponte, aveva chiesto la chiusura del tratto ai mezzi pesanti. Ebbene, il ponte, su indicazione della città metropolitana, è stato oggetto di nuovi controlli. Per procedere alla verifica strutturale del ponte Preti sul torrente Chiusella, nei territori dei Comuni di Baldissero Canavese e di Stambinello, dunque, la strada provinciale 565 “di Castellamonte” è stata chiusa al traffico dalle 23 del 13 dicembre alle 6 del 14 dicembre. Verifiche che, in futuro, potrebbero portare anche alla costruzione di un nuovo ponte grazie ad una serie di investimenti che Anas dovrebbe mettere in atto, come racconta il consigliere della città metropolitana, Antonino Iaria. “Siamo favorevoli alla cessione all’Anas di alcune strade provinciali, ma solo in presenza di garanzie di investimenti certi e concordati con la Città metropolitana, nell’interesse del territorio che rappresenta”. Il consigliere metropolitano con delega alle infrastrutture e ai lavori pubblici interviene nella discussione sull’opportunità di cedere all’Anas una parte della viabilità provinciale, ricordando che fin dal 2017 la Città metropolitana di Torino partecipa a incontri istituzionali con Anci-Associazione nazionale comuni italiani, Upi-Unione province italiane, Anas, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Regione Piemonte per discutere le condizioni di tale cessione. “Il nostro parere favorevole è legato ad alcune condizioni” aggiunge Iaria. “In primo luogo, la dismissione deve riguardare solo le direttrici che collegano altre province. La seconda condizione è che la cessione sia subordinata a una serie di investimenti da inserire in un accordo di programma in cui la Regione funga da garante, tra cui risultano prioritariamente il nuovo ponte Preti nel Canavese ed il relativo adeguamento della strada provinciale 565”. La discussione, qualche giorno fa, è approdata anche in parlamento con un emendamento ad hoc alla legge di bilancio come spiega il l’onorevole della Lega e presidente della commissione ambiente Alessandro Benvenuto.

Esprimo soddisfazione - ha detto - per l’approvazione dell’emendamento alla Manovra che stanzia 250 milioni di euro per la realizzazione di nuovi ponti in sostituzione di quelli esistenti con problemi strutturali di sicurezza sul

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