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28 Novembre 2018 - 10:41
Il Procuratore Capo di Ivrea Giuseppe Ferrando
"È presto per fare qualsiasi tipo di supposizione”.
Il procuratore capo di Ivrea, Giuseppe Ferrando, taglia corto. Eppure la notizia è, potenzialmente, una “bomba”.
La Procura eporediese ha aperto un fascicolo sulla discarica di Chivasso: si indaga per inquinamento ambientale. Al momento, contro ignoti.
Il sostituto procuratore Chiara Molinari ha incaricato l’Arpa di effettuare uno studio epidemiologico.
L’iniziativa della Procura parte a seguito di un esposto presentato nel 2016 da un gruppo di cittadini e da Paolo Zandarin, presidente dell’associazione ambientale Terrasana di Montanaro.
Nella denuncia gli ambientalisti, che si sono affidati all’avvocato Maria Grazia Pellerino, citano una serie di episodi, a partire dal primo inquinamento della falda acquifera, risalente al 2001, passando per gli incendi degli anni successivi, fino allo sversamento in discarica nel 2011 di rifiuti tossici provenienti dall’ex industria chimica di Pioltello e che avrebbe causato inquinamento dell’aria da biogas e polveri sottili.
In trent’anni d’attività nella discarica di regione Pozzo, al confine tra i comuni di Chivasso e di Montanaro,, sono stati conferiti circa 4 milioni e 167 mila metri cubi di rifiuti provenienti da tutta la provincia di Torino, tra rifiuti urbani ed industriali.
L’indagine della Procura è concentrata sull’inquinamento ambientale, ma non solo. Si vuole infatti fare luce su alcune morti sospette e sull’impennata di malattie tumorali che s’è verificata in un’area abbastanza circoscritta nel corso degli ultimi anni.
Recentemente è stato infatti pubblicato uno studio epidemiologico dell’Asl To4 riferito al triennio 2011-2013 e che riguarda il tasso di mortalità dovuto ai tumori soltanto a Chivasso: è stato di 243 persone, pari al 30% di tutto il territorio dell’azienda sanitaria; a Montanaro i decessi sono stati 58.
I cittadini che hanno firmato l’esposto sono convinti che ci sia un nesso tra quei decessi e l’inquinamento della zona. Ora anche la Procura vuole vederci chiaro.
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