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18 Novembre 2018 - 18:29
Francesco Pallante e Antonella Seddone
Martedì scorso presso la Sala del Consiglio Comunale si è svolto il primo dei tre dibattiti organizzati dalla Sezione Anpi “Leo Lanfranco” intitolato “Europa Politica? Vicende nazionali e dimensione continentale nelle elezioni europee”. Tra i presenti: Francesco Pallante (Costituzionalista dell’Università di Torino) e la relatrice Antonella Seddone (Docente di Scienza Politica all’Università di Torino).
Ad introdurre la serata Bruno Bonino: “L’Europa è per noi un tema importante in quanto in questi anni c’è stata un‘involuzione del progetto europeo. In vista delle prossime elezioni la presenza di forze populiste e sovraniste potrebbe generare il ritorno a forme di nazionalismo che pensavamo superate”.
Ed è proprio dal populismo e dal sovranismo che la relatrice, Antonella Seddone, ha preso spunto. “Ma chi sono i populisti, i sovranisti e i nazionalisti? - si è domandata - Rifiutano le vecchie divisioni della politica tra destra e sinistra e i loro leader fanno largo uso dei social media bypassando le strutture partitiche”. E per Antonella Seddone alla base dell’euroscetticismo c’è la globalizzazione (“Di cui la crisi economica ne è stato un sintomo”) e l’immigrazione (“L’Europa ha fallito... Le Istituzioni europee non hanno fatto nulla per sostenere e rafforzare il progetto europeo. Hanno ragionato solo in termini finanziari, poco comprensibili, al di fuori dei veri valori europei. Ad esempio il problema più importante sugli accordi sulla Brexit è il confine economico tra l’Irlanda e l’Irlanda del Nord”.
Antonella Seddone si è successivamente concentrata sugli schieramenti politici che si presenteranno alle prossime elezioni europee. “Ci sono tre grandi famiglie - ha spiegato - ed ognuna dovrà proporre un proprio candidato alla presidenza della Commissione. Il PPE (Partito Popolare Europeo) di centro-destra che probabilmente vincerà le elezioni. Il PSE (Partito Socialista Europeo) di centro-sinistra e i liberali dell’Alde (Liberali e Democratici Europei). Se per i primi l’incognita sarà il posizionamento, a causa della presenza del presidente ungherese Orban, i secondi dovranno fare i conti con la perdita dei laburisti inglesi. Invece i liberali dovranno capire come si posizionerà il presidente francese Macron”.
E in Italia? “Come per gli altri paesi europei, sarà una competizione viziata da problematiche nazionali. Ritengo che se l’Europa vorrà ricostruirsi dovrà ritrovare obiettivi comuni come l’immigrazione. L’immigrazione sfida l’Europa proprio sui valori....”.
Premesso tutto questo Francesco Pallante sarà complicato pensare alla posizione del Partito Democratico nell’assumere posizioni contro il sovranismo su un tema come l’immigrazione. “Avremmo dovuto prendere a modello Riace e tutti i mille Riace d’Italia. E difenderli facendone una questione identitaria. Invece il primo ad andare contro a quel modello è stato proprio un ex ministro del Partito Democratico che forse adesso si candida a fare il segretario...”.
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