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17 Ottobre 2018 - 18:17
Il consigliere delegato all’istruzione del Comune di Caluso nonché avvocato, Lorenzo Bianco in accordo con gli altri membri della giunta comunale e la sindaca Maria Rosa Cena, ha approvato una delibera specifica che propone l’ampliamento dell’offerta formativa dell’istituto professionale pubblico per lo studio dell’agricoltura, dell’ambiente e dei servizi della ristorazione, Carlo Ubertini di Caluso. I corsi “servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” e “servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”, attualmente diurni, sarebbero tenuti anche la sera per venire incontro alle esigenze degli studenti lavoratori. La proposta è stata pensata per ampliare il numero di studenti iscritti e consentire ai lavoratori che hanno perso anni di studio di ricevere l’istruzione necessaria alla conclusione del loro percorso formativo. Dovendo ricevere
l’approvazione definitiva del Ministero, l’Ubertini ha proposto in alternativa, l’attivazione di un nuovo percorso sia diurno che serale avente indirizzo agroalimentare e agroindustriale con articolazione in
viticoltura ed enologia, consentendo la creazione di una figura professionale esperta nel settore vitivinicolo e ponendo l’istituto come leader nella formazione di personale nel settore enologico. Il Comune ha dato il suo appoggio alla scuola ribadendo la loro sinergia assodata per motivare i ragazzi a riscoprire la meraviglia del territorio vitivinicolo delle colline di Caluso e del territorio circostante, preservarlo, curarlo e continuare la tradizionale produzione enogastronomica locale.“ Il comune è l’anello di congiunzione con la scuola regionale ed il Ministero dell’Istruzione, funzione regolata a livello legislativo. Il nostro compito è quello di dare un parere consultivo come ente pubblico, per coordinare la realtà territoriale con le direttive istituzionali ministeriali ma la competenza in materia scolastica e la relativa decisione finale per il rinnovamento degli indirizzi di studio spetta solo al Ministero dell’Istruzione essendo di sua pertinenza”spiega Bianco.
“L’interesse particolare del comune per l’istituto è, tuttavia, ulteriore perché terreni adiacenti all’Ubertini sono ancora di proprietà del comune e sono quindi sotto la nostra tutela. Il Vecchio Convitto, ex residenza
degli studenti che in tempi passati venivano a soggiornare a Caluso dalla Valle d’osta o da altre zone piemontesi, tuttora appartiene al comune. È facile comprendere come la dirigenza scolastica dell’Ubertini si sia rivolta a noi per ricevere supporto per i corsi aggiuntivi”conclude l’assessore.
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