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CHIVASSO. Solo se ci crediamo possiamo vivere la natura per davvero

CHIVASSO. Solo se ci crediamo possiamo vivere la natura per davvero

Sveglia presto abbigliamento comodo e via a trascorrere questa domenica con ancora temperature primaverili.

Una riscoperta di un territorio a noi molto vicino e forse poco conosciuto.

Ho accettato volentieri l’invito del gruppo “Noi terra di mezzo”, rappresentato da Margherita Rosso, per trascorrere una domenica diversa una “domenica ecologica”.

Una passeggiata che ci ha permesso di parlare e di confrontarsi su diversi temi. Soprattutto l’ambiente e il prendere di esempio alcune città Europee. Sappiamo tutti che in Germania in Svizzera e in Olanda si ha una mentalità ed una cultura diversa dalla nostra.

Per esperienza personale ho visitato questi luoghi e chi come me ha avuto l’opportunità di visitarli avrà notato sicuramente l’ impatto e il rispetto ambientale; le tante piste ciclabili, mezzi pubblici che funzionano perfettamente, l’ordine e la pulizia delle strade.

Tutto questo permette una sicurezza tale che i bambini vanno a scuola da soli (per i più piccoli un laccetto con un cartellino al collo e via a scuola) tutti rigorosamente a piedi, in bicicletta o con il classico monopattino.

In una domenica come questa, mentre percorri la collina, in una natura splendida rifletti e pensi al nostro territorio. In Italia si arriverà mai a far andare i nostri figli a scuola da soli? Soprattutto a piedi? Si avrà un livello di sicurezza che possa permettere tutto questo?

In questi giorni si è affrontato il tema dell’ ambiente, ma non per il rispetto della natura e per l’aria che respiriamo, ma per il blocco del traffico.

Anche il nostro centro cittadino avrà il blocco per le auto che non rispettano determinati parametri.

Negli anni mai nessun governo ha lavorato per un piano ambientale dignitoso e oggi ne paghiamo le conseguenze.

E’ necessario, infatti, intervenire anche sul benessere sociale delle fasce più deboli dei cittadini. È evidente che chi è benestante non ha problemi a sostituire la caldaia o l’autovettura inquinante.

Le restrizioni al traffico non sono sufficienti se non accompagnate da misure economiche che aiutino le persone più deboli a inquinare di meno. I 4 milioni di euro messi a disposizione per il Piemonte (2 dal Ministero dell’Ambiente e 2 dalla Regione Piemonte) sono un buon inizio. Ora è urgente il bando regionale per l’assegnazione di questi incentivi.

Solo con la sensibilizzazione, con l’aiuto economico, con investimenti concreti sul territorio si potrà forse un giorno arrivare ai livelli degli altri stati e vivere veramente la natura.

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