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29 Agosto 2018 - 17:40
"Preziosa e fragile. Chiara e magnetica. Leggera come l’aria”. Le note di Jovanotti per darle l’ultimo saluto che intonano “Viva la libertà”. Perché Francesca Melis, 22 anni, voleva essere libera.
“Una ragazza semplice, sensibile e di una dolcezza sconvolgente”.
Così la ricordano gli amici, gli scout e i volontari clown di corsia. Queste, tra le tante, sono le parole che risuonano maggiormente tra tutte le persone che la conoscevano.
Perché Francesca era una ragazza speciale.
Abitava a Settimo Torinese e frequentava le parrocchie della città. Da tempo era capo scout dei suoi piccoli “fratelli”, che adorava, nel gruppo Agesci Settimo 1.
Da quasi un anno aveva preso parte all’associazione “Vip Sognando Chivasso” e come “Paturnia” faceva sorridere grandi e piccini presso l’Ospedale di Chivasso e le case di riposo.
Sorrideva e metteva in atto la sua grande sensibilità, quella che la rappresentava e che l’avrebbe accompagnata anche nel suo percorso lavorativo.
Aveva scelto la facoltà di infermieristica e tra pochi mesi avrebbe concluso la prima parte del percorso universitario, diventando un’infermiera.
Voleva aiutare il prossimo e donare tutto l’amore possibile.
Era quella la missione che si era preposta, non solo per il lavoro ma anche nella vita.
Proprio come racconta il fratello Enrico: “Nella sua vita voleva aiutare le persone, i bambini e l’ha, spero, fatto fino all’ultimo con le donazioni, ma soprattutto l’ha fatto in questi anni, con il suo splendido sorriso e il naso rosso, il suo grande naso rosso.”
Nel tragico incidente del 15 agosto che l’ha sottratta alla vita, anche lo zio Davide Tonni, 53 anni, leinicese, è scomparso. Grande lavoratore, papà modello di due ragazzi, Federico di 22 anni e Lorenzo di 17, viveva con la compagna Luciana. Era un operaio, con un passato da decoratore e una passione che l’ha accompagnato per tutta la vita: il calcio. Una passione che lo aveva portato a sfiorare la carriera da calciatore professionista.
Il giorno di ferragosto i due, in sella ad un quad, dopo essere partiti da Strada Settimo a Leini e dopo aver imboccato una strada sterrata, sono giunti in un piccolo torrente che avrebbero provato a guadare.
Lì, l’incidente fatale: il quad si sarebbe impantanato e, nel tentativo di uscire dal corso d’acqua, i due avrebbero perso il controllo del mezzo, che li avrebbe scaraventati contro un muretto.
La scomparsa di Francesca e Davide ha lasciato un vuoto immenso, gettando un improvviso velo di tristezza su quanti li conoscevano. In tantissimi hanno voluto prendere parte ai funerali, celebrati sabato 18 agosto, giocando così un’ultima partita insieme a Davide e Francesca.
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