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25 Luglio 2018 - 14:02
In foto la commermorazione di Paolo Borsellino
Domenica 19 luglio 1992 rappresenta per il nostro paese, una delle pagine più tragiche e tormentate. A Palermo, poco meno di due mesi dall’attentato di Capaci che uccise Giovanni Falcone, un’autobomba tolse la vita al magistrato Paolo Borsellino e ai cinque agenti della scorta, tristemente conosciuta come la Strage di Via D’Amelio.
L’amministrazione ne ha ufficialmente commemorato l’anniversario deponendo giovedì 19 luglio alle 18 un mazzo di fiori all’angolo tra Via Borsellino e Via Speranza. Una figura che merita il rispetto di tutti noi, come sottolineato nel suo intervento dal vice sindaco Raffaele Quitadamo: “Borsellino è un uomo che ha profuso un impegno profondo per la legalità e la giustizia. Il suo esempio ci deve impegnare a seguire nella vita quotidiana la via della correttezza e della giustizia rifiutando la logica del compromesso”. Aggiungendo “Noi Paolo non ti dimentichiamo e non ti dimenticheremo, ma ci assumiamo la responsabilità non solo di ricordarti ma di proseguire ciascuno nella propria quotidianità la tua battaglia”.Dopo il minuto di silenzio conclusivo si è lasciata la parola ai presenti. Nel suo breve intervento Ettore Bruno, segretario locale del Pd ha sottolineato come “Il depistaggio che si è svolto nella vicenda di Borsellino è uno dei più gravi della storia giudiziaria italiana. Negli ultimi venticinque anni pur alternandosi governi di vari colori politici la sostanza non è cambiata.”. Presente alla cerimonia anche Serena Stefani, presidentessa della lista civica Alternativa Democratica: “E’ importante, anche solo con una piccola cerimonia, la testimonianza per ricordarsi di questi eventi. Per tenere alta l’attenzione. Bisogna sempre essere vigili per non dimenticare”.
La partecipazione di un esiguo numero di cittadini, in particolare di una sparuta rappresentanza dell’associazionismo e della politica locale, non è riuscita a coprire il silenzio assordante degli assenti. Un assenza che dovrebbe far riflettere sullo smarrimento del senso civico e sul periodo storico tormentato che sta attraversando il nostro paese, che non trova la forza di unirsi e superare le divisioni neanche in avvenimenti di questa portata simbolica..
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