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18 Luglio 2018 - 11:19
Il Comune di Brusasco
Fumata nera. Anzi, nerissima. L’incontro di mercoledì scorso in Prefettura tra le rappresentanze sindacali Fp Cgil Torino, Cisl Fp Torino ed Rsu del Comune di Brusasco da una parte e il sindaco Luciana Trombadore dall’altra s’è concluso con un nulla di fallo.
Al termine, i sindacati hanno non solo confermato la stato di agitazione ma indetto da ieri, lunedì 16 luglio, lo “sciopero” degli straordinari. “Non è possibile ordinare al personale prestazioni di lavoro straordinario”, scrivono i sindacati nella nota a firma di Roberto Loiacono, Silvio Nargi e Anna Maria Alfarone. Almeno fino a che permerrà lo stato di agitazione. Il primo tentativo di conciliazione di fronte al Prefetto è dunque fallito.
Le motivazioni del braccio di ferro sono note ormai.
“La situazione organizzativa è ormai al collasso, con notevoli disagi alle lavoratrici e lavoratori nonchè agli utenti. L’amministrazione comunale non ha mai affrontato seriamente e concretamente la situazione” denunciano i sindacati, che lamentano la “mancanza di personale e la conseguente inerzia dell’amministrazione nel prendere decisioni chiare. L’amministrazione si è sempre presa l’impegno a valutare e dare risposte concrete ma purtroppo ad oggi nessuna proposta è stata fatta. La situazione di carenza di personale ha portato a ritardi non imputabili ai dipendenti nell’espletamento di alcune attività, nonché anche a forti ritardi di pagamento del salario accessorio dei dipendenti, ben oltre a quello previsto dal CCNL e dagli accordi decentrati, ad esempio pagamento di straordinari, indennità, produttività, indennità di risultato, ecc... ecc... ”.
“Altro che conciliazione, dopo l’incontro ci siamo allontanati ancora di più - spiega Loiacono (Fp Cgil Torino) -. Ci sono stati dei fatti che non fanno presagire nulla di buono per il futuro. Mi riferisco, prima di tutto, al ritardo di due mesi nell’approvazione del conto consuntivo, che bloccherà le nuove assunzioni fino al prossimo anno. E’ da due anni che si parla di una nuova assunzione ma prima il Comune ci ha messo 11 mesi per indire la procedura di mobilità, quando in qualsiasi altra pubblica amministrazione sono sufficienti 2 mesi, e ci ha messo 5 mesi per dare una risposta all’unico partecipante al bando. Risposta, per altro, negativa. E’ chiaro che così si sta sottovalutando il problema: in più, il sindaco scarica le responsabilità agli uffici e questo è inaccettabile da parte nostra. Finché si utilizzano le risorse disponibili per guidare lo scuolabus per le gite scolastiche, sottraendo forza lavoro alla struttura organizzativa del Comune, è quasi inevitabile che si finisca in questa situazione. Giustificarsi poi con la scusa dell’incidente avuto da una dipendente e la conseguente assenza dal lavoro, per spiegare le difficoltà che ha oggi il Comune di Brusasco, è francamente incommentabile”. L’astensione dagli straordinari riguarderà tutti i sei dipendenti, almeno fino a che il clima non sarà più disteso. L’amministrazione comunale, dal canto suo, in più occasioni ha già ribadito di voler indire il concorso per aumentare la forza lavoro. Ma al 2019 mancano ancora, e purtroppo, cinque mesi.
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