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26 Giugno 2018 - 16:33
Rizzato sindaco di San Martino
Nessuna polemica, San Martino non se ne va sbattendo la porta: “E’ una decisone sofferta, la mia - spiega il sindaco di San Martino, Silvana Rizzato - con i colleghi dell’Unione Collinare ho sempre lavorato bene, ma adesso non ce la facciamo proprio più. I costi sono troppo elevati. Nostro malgrado, dopo dodici anni, ci tocca uscire”.
La decisione è stata presa mercoledì scorso, 20 giugno, nel corso del Consiglio Comunale che si è tenuto a San Martino.
Il parlamentino riunito per approvare la fuoriuscita dall’Unione, ha approvato la delibera all’unanimità.
La causa della decisione sono i costi, aumentati fino ad essere considerati insostenibili dal piccolo comune: “L’Unione Collinare è nata nel 2006 quando era ancora sindaco il mio predecessore.
All’epoca la Regione dava dei contributi in più. In questi anni sono state fatte tante belle cose a livello di servizi. Uno di questi il pulmino del giovedì che partiva da Strambino e passava per tutti i comuni, in modo che chi non avesse un mezzo proprio potesse andare al mercato e all’Asl. Ma adesso i costi dell’Unione sono diventati insostenibili per un comune piccolo come questo. La scelta di uscire è diventata necessaria”.
Cosa cambierà adesso?
“Per ora nulla. Per quest’anno tutto resterà invariato. L’uscita sarà effettiva da gennaio 2019. Gli impegni presi, restano.
Una volta scadute le convenzioni per trasporto e mensa scolastica, decideremo cosa fare.
Vorrei, però, sfatare ogni dubbio tra quelli sollevati dal presidente dell’Unione: i costi, infatti, non aumenteranno per le famiglie. Anzi, abbiamo preso questa decisione proprio per il motivo opposto”.
Nei giorni scorsi, infatti, il sindaco di Romano Canavese, Oscarino Ferrero, presidente dell’Unione Collinare, aveva dichiarato che, con l’uscita i costi per gli abitanti potrebbero aumentare.
Anche il sindaco di Perosa Canavese, Michele Borgia, è intenzionato a seguire la strada intrapresa da San Martino. Appena rieletto sindaco per il terzo mandato consecutivo, Borgia presenterà la delibera di uscita dall’Unione nel corso del primo consiglio dopo le elezioni.
Il Parlamentino si riunirà giovedì prossimo, 28 giugno e verrà votata la delibera.
Una mossa che, forse, nessuno in paese si aspettava, visto che né il programma elettorale della lista di Borgia, né quello di Daniele Rigoni, lista a lui collegata, parlavano di uscita dall’Unione.
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