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21 Giugno 2018 - 11:11
Il nuovo vicesindaco
“Le donne, con la loro determinazione, fanno molto”. Pia Gaudino, con la sua detrminazione, ha dato un contributo determinante alla vittoria storica firmata Adriano Grassino. Con ben 60 voti di preferenza è stata la più votata in questa tornata elettorale. Un risultato per il quale ha ottenuto la carica più alta dopo quella di sindaco.
Sarà lei, infatti, il vicesindaco di Grassino. “Se lo merita - ha dichiarato Grassino a poche ore dall’elezione - ha fatto proprio un gran lavoro”.
Consigliera comunale d’opposizione durante il primo mandato del sindaco Pier Luigi Bot Sartor, Pia Gaudino nel corso degli ultimi cinque anni è rimasta al di fuori del parlamentino scarmagnese, ma non ha mai smesso di impegnarsi tra la gente e per la gente del suo paese. “Ritengo importante l’ascolto - spiega - parlare con le persone e ascoltare quel che hanno da dire. Solo così si possono comprendere le esigenze reali di fette di cittadinanza che spesso vengono trascurate”.
Dedita al volontariato e al sociale, Pia Gaudino è l’unico membro rimasto del gruppo volontari della protezione civile di Scarmagno: “Credo fortemente nell’importanza dell’operato della protezione civile sul territorio e nonostante sia rimasta l’unica, continuo a prestare servizio. Lo faccio come aggregata al gruppo di Romano Canavese, ma il mio impegno sarà quello di rifondare un gruppo qui a Scarmagno”.
La sua, una vita sempre in movimento: “Ho lavorato per anni persso la pubblica amministrazione come dipendente del provveditorato agli studi. Poi ho deciso di dedicarmi alle aziende di famiglia”. Precursori nel mondo del catering e del biolegico, Pia Gaudino nel 1982 ha aperto un negozio di alimenti biologici: “E’ stato uno dei primi in questo settore, oggi si sarebbe chiamata “parafarmacia””.
Ma ciò di cui Pia Gaudino va più fiera sono le sue origini: “Sono una scarmagnese doc, nata da genitori scarmagnesi. Nonostante abbia abitato per diversi anni a Cigliano, non ho mai smesso di sentire la forza delle radici. Nel 1990 sono tornata, ma era come se non me ne fossi mai andata”.
Una famiglia storica, quella di provenienza dell’attuale vicesindaco che annovera ben due sindaci: “Vincenzo Vercellono, mio bisnonno da parte materna, è stato il primo cittadino che agli inizi del Novecento ha portato l’elettricità in paese. Una vera e propra rivoluzione. In casa conserviamo ancora un mobile, donato dalla popolazione con una targa a lui dedicata datata 1926 in cui viene ringraziato per l’opera svolta. Anche suo figlio, Francesco Vercellono è stato sindaco. Di lui, che era mio nonno, ho ricordi bellissimi, seduta sulle sue ginocchia nella sua casa, vedevo passare la vita amministrativa del mio paese. E forse lì, già a quell’età, ho iniziato a maturare la mia passione per la politica, una passione che mi ha portata a diventare la donna che sono e, adesso, ade essere il vicesindaco di questo paese”.
Quale sarà il suo primo impegno per Scarmagno?
“Indubbiamente dare alla scuola primaria un’aula per l’attività motoria. E’ incredibile che questa scuola, moderna, di ultima generazione, non disponga di una palestra. Purtroppo è di proprietà dell’Unione collinare e all’epoca dell’approvazione del progetto, le amministrazioni non videro l’esigenza di uno spazio per l’attività motoria. Ma non è così. I bambini hanno bisogno di muoversi, di fare sport. La soluzione di portarli presso il pluriuso di Scarmagno, non ha mai funzionato. Il tempo e poco, gli insegnanti per accompagnarli non sono sufficienti, e così finisce che questi bambini non facciano mai attività motoria. E’ ora di affrontare seriamente questo problema. So che sarà dura, ma ce la metteremo tutta. Scarmagno sarà in prima fila in questa battaglia. E’ incredibile il fatto che la vecchia scuola, costruita nel 1961 avesse una palestra e quella nuova no. Io, quando frequentavo la primaria, potevo fare con la mia classe ginnastica. I miei nipoti, invece non hanno questa possibilità. Assurdo”.
L’attenzione verso i giovani e bambini è alta, cosa chiedono per il paese?
“Oggi che faccio la nonna a tempo pieno, passo molto tempo tra i bambini. Ho due nipoti di 9 e 13 anni e parlando con loro e con i loro compagni ho chiesto cosa vorrebbero per il paese. Tutti mi hanno risposto la stessa cosa: più colore. Nonostante il nostro sia un paese immerso nel verde, lo vedono grigio, triste. Più colore, in effetti, non guasterebbe”.
Per la prima volta Scarmagno avrà un sindaco proveniente da una delle sue frazioni e non dal capoluogo. E questo ha contribuito a rendere storia la vittoria di Grassino.
Cosa farete per le frazioni?
“Le frazioni sono al centro del nostro programma. Per anni sono state trascurate. Basta dire che girava la convinzione che un sindaco non potesse essere eletto se residente in frazione. Dicerie, assurde convinzioni, come se un residente nel capoluogo valesse più di uno scarmagnese di Bessolo o Masero.
E invece, con l’elezione di Adriano Grassino, residente in frazione Bessolo, abbiamo dimostrato, finalmente, che si trattava di un’assurda convizione. Con lui ci saranno ben cinque consiglieri provenienti dalle frazioni: Cinzia Bortolon, che si occuperà di ambiente, Damaride Russo, biologa, e Paolo Golfetto, tecnino delle linee robotizzate, provenineti da Bessolo: e poi Ramona Pronesti e Patrizia Charles di Masero. Il nostro obiettivo è quello di rendere più compatto e omogeneo il paese. Non vogliano cittadini di serie A o di serie B”.
Il primo appuntamento della nuonata amministrazione comunale sarà proprio in frazione: a Bessolo.
“Sì, abbiamo scelto Bessolo per la nostra festa di insediamento che si terrà domenica prossima in occasione della festa di San Giovanni. D’altronde proprio da Bessolo e Masero sono arrivati quei 78 voti in più, rispetto alla lista di Sandro Francesconi, che hanno decretato la nostra vittoria”.
Giovedì 28 giugno alle 21, si terrà il primo consiglio Comunale.
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