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09 Maggio 2018 - 17:34
Quando si affronta il tema della raccolta rifiuti è inevitabile che il tono del discorso si alzi, sia dentro che fuori dal Consiglio Comunale.
L’argomento colpisce da sempre i Volpianesi perché, da quando è stata introdotta nel 2002, l’importo delle bollette della raccolta differenziata porta a porta è sempre e solo aumentato, quando uno dei principali obbiettivi doveva essere proprio la riduzione dei costi a carico dei cittadini. Inoltre il paese riversa ormai da diversi anni in uno stato di degrado e sporcizia, con discariche a cielo aperto presenti sia per le strade che nelle campagne. Come Gruppo Consiliare abbiamo sempre condannato l’inciviltà di certi gesti da parte di alcuni cittadini, che diventano in certi casi veri e propri reati, ma soprattutto la pessima gestione del ciclo di raccolta rifiuti, delle blande politiche di incentivazione al riciclo o al riuso e della mancata lotta nei confronti di chi deturpa l’igiene del suolo pubblico. Lo scorso Consiglio Comunale abbiamo avuto un vivace scambio di battute con l’Assessore ai Lavori Pubblici, in merito alle mancate risposte alla nostra Interrogazione proprio sul tema della gestione rifiuti. Dato che lo scorso Settembre è stato effettuato da parte di Seta un programma di controllo sulla qualità della differenziazione presso alcuni condomini di Volpiano (un campione di 127 postazioni condominiali per circa 1931 famiglie), che ha indicato come solo 4 postazioni erano conformi agli standard di differenziazione dei rifiuti e che nel 60% dei casi era presente una elevata quantità di materiali differenziabili all’interno dei cassoni. Inoltre 19 postazioni sono installate sul suolo pubblico senza una regolare autorizzazione, così come previsto dal Regolamento di igiene urbana approvato poco più di un anno fa. Abbiamo chiesto quindi che il Consiglio fosse aggiornato sugli sviluppi delle azioni intraprese e programmate per portare a quota 65% (attualmente siamo circa al 54%) la raccolta di rifiuti differenziati, come previsto dalla pianificazione regionale che fissa al 2020 il limite temporale di raggiungimento di questo obiettivo. Abbiamo scoperto che, tolto qualche campagna pubblicitaria e l’idea di allargare il compostaggio domestico, non è stato fatto ancora praticamente nulla. Anzi, sempre secondo l’Assessore, le abitudini dei volpianesi sono sopra la media locale (smentite categoricamente dal rapporto di Seta che ci definisce come il più “incivile” dei Comuni della zona) e che alcuni risultati sarebbero “drogati” dai conferimenti nell’ex-ecocentro chiuso NON nel 2013, come da lui sostenuto nel dibattito, ma soltanto nel 2015. In sintesi: la “ciccia” non è stata toccata. Le 19 postazioni condominiali abusive sono sempre nello stesso posto, la figura dell’ispettore ambientale non è ancora entrata in funzione quindi non possono essere effettuati controlli puntuali sui conferimenti e l’eventuale comminazione di sanzioni economiche, inoltre il passaggio ad un sistema di tariffazione puntuale continua a NON essere una politica priorità all’interno del Consorzio di Bacino. Come possiamo pretendere che i cittadini rispettino le regole se l’Amministrazione è la prima a non metterle in pratica? E’ necessario un cambio di passo, un salto di qualità da parte di tutti per il bene del nostro pianeta, dei nostri figli e anche del nostro portafogli.
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