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23 Marzo 2018 - 15:25
Questa settimana, i due pesi massimi della politica settimese, la vice sindaco Elena Piastra e l’ex sindaco Aldo Corgiat si sono nuovamente incontrati. Sul tavolo, stavolta, c’era il futuro della Siva, quella che fu l’ex azienda chimica di Settimo Torinese in cui Primo Levi lavorò per quasi 30 anni.
Chiusa più di vent’anni fa per fallimento, presa in carico nel 2014 dall’Amministrazione comunale sarebbe dovuta diventare sede di mostre e spettacoli teatrali e invece, a parte qualche rara eccezione, è rimasta ferma con le quattro frecce.
Nella palazzina, restaurata quattro anni fa, si trovano ancora alcuni oggetti o arredi utilizzati da Primo Levi, come la scrivania dell’ufficio in cui fu prima direttore tecnico e poi direttore generale.
Oggi la vecchia fabbrica è al centro di un doppio progetto: uno legato al bando Experimenta (in scadenza il 29 marzo) e quindi ad una esposizione permanente di natura scientifica, l’altro alla memoria di Levi, punto e basta. Parliamo di cultura e i protagonisti sono sempre gli stessi: il presidente della Fondazione Ecm, Aldo Corgiat, e l’assessore alla cultura Elena Piastra.
“Io sono quello che ha evitato la demolizione di quel luogo e l’ha consegnata all’amministrazione successiva - racconta Corgiat - ora la Siva puo’ diventare una delle location di Experiementa. In questi quattro anni, un po’ per inesperienza l’amministrazione non è riuscita a portare a termine i progetti pensati. Ci sono stati una serie di tentativi che poco avevano a che fare con la memoria di Levi e ora pare che l’amministrazione sia venuta sulla mia strada ma se sindaco e vice aspettano ancora un po’ se ne occuperà un’altra amministrazione. Il tutto senza contare che noi come Fondazione quest’anno patiamo anche un taglio (deciso dal comune) di 135 mila euro e non potremo fare chissà che cosa, anzi, ci sarà qualche servizio in meno. Su Siva, in ogni caso, dipende dal Comune, io ho già detto al sindaco e alla vice cosa si puo’ fare. Io posso fare quanto proposto per altro si organizzino da soli”.
Dal canto suo, la vice sindaco Elena Piastra evita polemiche.
“Su Siva - risponde - c’è un finanziamento del piano periferie (manca ancora la convenzione al ministero per erogare i fondi) che permette di realizzare una serie di attività. Ora, però, siamo in attesa del bando Experimenta. Gestione Siva a Fondazione? Esiste l’ipotesi che la gestione della Siva vada a Fondazione Ecm come per tutte le altre struttura culturali della città gestite da Fondazione su indirizzo del comune”.
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