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13 Marzo 2018 - 14:21
Giovanni Soragna era un simbolo della città di Settimo. Un vero settimese e un politico di classe. E’ mancato serenamente nella sua casa di via Chiomo nel pomeriggio di ieri, lunedì 12 marzo, all’età di 98 anni. La sua attività da consigliere comunale è cominciata nel 1951, quando fu eletto nelle fila della Democrazia Cristiana. Restò in Consiglio fino al 1995, per ben 44 anni consecutivi: un record impossibile da superare per chiunque nella città di Settimo. “Era una persona di un’onestà cristallina – commenta Silverio Benedetto – abbiamo perso un pezzo della storia di Settimo, una città che lui ha amato tanto. Ricordo la sua precisione e la sua passione per la politica locale. Continuava a ripetere che l’amministrazione è servizio al cittadino. Per noi, a quei tempi giovani consiglieri comunali, era un esempio da seguire. Gli ero molto affezionato”. Giovanni fu sposato con la signora Felicita. Era il papà del dottor Aldo (primario emerito del DEA del Mauriziano) e nonno di due medici, Giorgio (nefrologo al Mauriziano di Torino) e Roberto (medico del 118).
Laureatosi in lettere, con abilitazione per l’educazione fisica, Soragna insegnò prima nella scuola elementare ed ebbe tra i suoi alunni anche Silverio Benedetto (poi arruolato nella Democrazia Cristiana) ed il futuro sindaco socialista Giovanni Ossola.
Ufficiale dell’esercito italiano durante la seconda guerra mondiale, Soragna fece il suo ingresso nelle istituzioni nel lontano 28 giugno 1951 quando fu eletto in consiglio comunale con la Dc. Restò nella pubblica amministrazione per ben 44 anni, fino al 1995. Assessore per la prima volta nel 1956 con il sindaco Raspini, vide alternarsi nei decenni le alleanze della Prima Repubblica, tra Dc e Psi, Psi e Pci, Pci e via elencando. Vicesindaco e assessore dal 65 al 79 con il sindaco Bonifetto. Per la Democrazia Cristiana, di cui fu segretario per molto tempo tra gli anni Settanta e Ottanta, fu una figura di riferimento: capogruppo per 17 anni, dal 1970 al 1987, fin quando non cedette volontariamente il testimone proprio a Silverio Benedetto, per due mandati Presidente del Consiglio comunale e suo politico. Tra le sue amicizie figurano personaggi illustri della storia della Repubblica: da Giuseppe Botta a Emilio Colombo, passando per l’ex presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro.
Nel 2010 l’amministrazione comunale del sindaco Aldo Corgiat organizzò una festa di compleanno nella saletta della Torre. Nonostante i suoi novant’anni, Soragna aveva mostrato lucidità e non perse l’occasione di dare una stoccata al sindaco. “Mia mamma - disse in quell’occasione - diceva che è bello diventare vecchi ma è brutto essere vecchi. Aveva ragione: da vecchi si comincia ad avvertire qualche dolore, non si riescono più a fare tante cose. Corgiat per me fu un avversario tosto. Erano i tempi in cui gli avversari, ogni tanto diventavano anche nemici. Ricordo in particolare il mio impegno per avere in città un ospedale con cinque divisioni. C’era una parte politica che non era d’accordo (riferendosi al Partito Comunista) ma vedo che ora si è convertito anche lei”. In seguito, fu premiato anche nel dicembre 2011, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Il figlio Aldo ricorda l’impegno del papà “Scuola, famiglia, lavoro e politica: sono state le sue attività principali per tanti anni – dice il primario emerito – . E’ stato lucido fino a qualche tempo fa, leggeva i giornali e si interessava alla sua città. Non prendeva mai un farmaco, è mancato proprio a causa dell’età avanzata”.
I funerali di Giovanni Soragna saranno celebrati mercoledì 14 marzo, alle 10, nel duomo di San Pietro in Vincoli, mentre il rosario è stato fissato per oggi, martedì 13 marzo, alle 18,45.
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