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24 Ottobre 2017 - 18:49
Per una settimana Bergamo è diventata capitale mondiale dell’agricoltura e nel suo trionfo di visibilità ha coinvolto anche la Città metropolitana di Torino e le nostre amate Valli di Lanzo, anche se solo grazie ad un’iniziativa privata di cittadini e produttori locali. Il G7 del settore agricolo ha preso il via sabato 7 ottobre ed ha visto il suo culmine tra venerdì 13 e sabato 14 con il vertice tra i ministri delle politiche agricole di Italia, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Canada e Stati Uniti. Dopo i clamori del G7 della Venaria Reale, impegnato su fronti altisonanti come l’industria, il lavoro e la scienza, l’Italia ospita a poche settimane di distanza un altro G7 molto più concreto e vicino ai cittadini e alle piccole imprese, grande risorsa del made in Italy e del sistema Italia. Un G7 che non ha avuto i clamori della cronaca anche se gli argomenti in agenda sono stati di grandissima attualità: la tutela degli agricoltori dalle crisi, dovute anche alle calamità naturali e ai cambiamenti climatici, e le migrazioni e la sicurezza del cibo per una popolazione mondiale in crescita. Temi a cui tutti noi ci sentiamo fortemente legati perché hanno e avranno sempre di più negli anni a venire un impatto importante sulle nostre vite e sui luoghi in cui abitiamo.
Al G7 di Bergamo era presente anche l’Azienda Agricola Mara Bruno di Collegno, presenza fissa al piccolo mercato dei produttori di Lanzo Torinese in piazza Peradotto, dove propone i suoi formaggi. Mara Bruno è stata una delle cento aziende agricole selezionate dalla Coldiretti in tutta Italia, all’interno del circuito di Campagna Amica, per partecipare al mercato del G7 agricoltura e testimoniare la ricchezza e la varietà dei prodotti tipici locali. Su proposta di Enrico Balbo, membro del direttivo del Comitato Ponte del Diavolo e cittadino fortemente attivo nella promozione della città di Lanzo, Mara Bruno è stata investita di un grande incarico, quello di essere per tre giorni, da venerdì 13 a domenica 15 ottobre, l’ambasciatrice di Lanzo e delle sue Valli al G7 agricoltura. Accanto alle sue rinomate tome, Mara Bruno ha infatti gentilmente esposto un selezionato paniere di prelibatezze che hanno regalato ad alcuni produttori artigiani di eccellenza del territorio la possibilità di avere una loro piccola ma significativa visibilità in un contenitore di richiamo internazionale: i salami di turgia della macelleria Balbo di Lanzo; la cioccolata di Stefano Poretti di Mezzenile; i torcetti della Pasticceria Airola e i grissini e le paste di meliga del Bistrot di Lanzo. Per concludere, questo è un bell’esempio di collaborazione che nasce dal basso per la valorizzazione del nostro territorio e che speriamo possa presto trovare altri “volontari” per altre iniziative nelle settimane, nei mesi e negli anni a venire. Lode, dunque, a chi ci ha creduto e si è impegnato ora e un invito, alle istituzioni del territorio, a creare nuove vetrine per contribuire a valorizzare i piccoli produttori agricoli e artigiani e, conseguentemente, a salvaguardare la biodiveristà alimentare e i mestieri che sono sempre stati e che potranno ancora essere nel nostro futuro prossimo una risorsa e una opportunità di lavoro gratificante e remunerativo ai nostri giovani, anche se privi dei titoli altisonanti promessi dalle Università, dai laboratori e dai centri di ricerca.
#innamoratidilanzo
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