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05 Settembre 2017 - 09:47
Il municipio di Rivarolo
Non c’è stato il colpo di fulmine, ieri sera, a Palazzo Lomellini.
In consiglio comunale in discussione l’adozione della proposta tecnica del progetto preliminare della variante generale al Piano Regolatore. La prima bozza, insomma.
I consiglieri di minoranza - dicono - hanno avuto così poco tempo da dedicarci che solo un colpo di fulmine, di quelli che solo la prima lettura può dare, li avrebbe indotti a votare a favore.
Invece l’amore non è scoppiato. “Solo un fuoco di Paglia”, scherza a lato della seduta il consigliere di “Fiducia e Impegno”, Renato Navone. Un gioco di parole ben studiato, perché Paglia, Gianfranco, è l’architetto che questa variante l’ha redatta.
Sta di fatto che a Navone e ai colleghi della minoranza tutta è bastato fermarsi alle premesse, senza neanche arrivare ai contenuti, per bocciare in toto la “bozza” di variante. Il messaggio di chi ha votato contro, e di chi al momento del voto ha lasciato l’aula, è chiaro. Basta sentir parlare Marina Vittone del gruppo consiliare “Rivarolo Sostenibile”.
“L’Amministrazione e la maggioranza hanno sottratto qualsiasi possibilità di confronto - punta il dito -. Stiamo parlando di una variante che arriva dopo 15 anni, un argomento tecnicamente e politicamente molto complesso. E a noi hanno fatto avere la documentazione il 3 agosto…”.
Vittone&co, in un mese, hanno dovuto scartabellare centinaia di fogli, decine di planimetrie, valutazioni d’impatto ambientale, relazioni geologiche, norme di attuazione e chissà quant’altro. Il tutto senza il supporto degli uffici comunali.
“Il caposettore dell’ufficio tecnico, responsabile del procedimento, è tornato oggi dalle ferie - prosegue la consigliera -. Non abbiamo avuto la possibilità di avere informazioni”. Ma le commissioni urbanistiche di luglio, una convocata il giorno 5 e l’altra il 17 del mese, non avevano proprio l’obiettivo di sciogliere ogni dubbio?. Macché… “Paglia ha presentato l’impianto generale, in modo generico, con alcune slide - racconta -. Abbiamo acquisito passivamente informazioni, senza avere in mano i documenti”.
“È mancato tutto il lavoro di confronto necessario a formulare una valutazione politica puntale - aggiunge Vittone -. Questo non è il comportamento degno di un’Amministrazione che si definisce democratica e trasparente”.
Anche da Navone solleva le stesse critiche. “Un passaggio in commissione non basta, per un documento di tale importanza - polemizza -. È mancato totalmente il confronto, per fare una valutazione politica servono elementi e noi non ne abbiamo”.
Viabilità declassata?
Eppure, Vittone, un’idea di come sarà il nuovo Piano Regolatore se l’è fatta. Tra le critiche, la principale è legata alla viabilità. “Con la variante la viabilità è declassata, minore, frammentata - sottolinea -. Non ha senso per una città come la nostra deviare i flussi di traffico su stradine. Inoltre siamo assolutamente contrari alla cancellazione dal PRG della circonvallazione ovest”. Per sottoporre le proprie osservazioni ci sarà tempo, i passaggi dell’iter sono infatti numerosi. “Presenteremo alcune osservazioni nelle prossime settimane, come prevede la normativa - conclude Vittone -. Vogliamo lasciare tratta scritta di ciò che pensiamo per il mantenimento dell’interesse pubblico. Per le valutazioni politiche ci sarà tempo…”. Come a lasciar intendere, leggendo tra le righe, che ne vedremo delle belle.
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