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IVREA. L'estate sta finendo

IVREA. L'estate sta finendo

Sono perfettamente conscio del rischio di cadere, di questi tempi in cui pare di moda, in un pericolosissimo nostalgismo. Ma come non ricordare in quell’estate 1985, l’impazzare del motivetto presentato dai mitici Fratelli Righeira, per di più pure torinesi.

L’estate ha sempre il solito effetto, quello di favorire almeno per quel certo periodo, quello delle ferie, l’eliminazione dai nostri cervelli di tutte le paturnie che ci perseguitano tutto l’anno e di farci sognare un mondo magari anche un po’ fiabesco, quello per l’appunto classico con il mare, la spiaggia, gli ombrelloni, amori vecchi e nuovi, la musica non pretenziosa che diventa una sorta di rassicurante approdo per giorni sereni.

Poi, proprio come nel testo dei Righeira, l’estate va finendo, si chiudono gli ombrelloni e riprende la solita lagna, con le solite paturnie, magari anche qualcuna in più.

Per un po’ di giorni anche le mie vacanze sono state all’insegna del relax, del dolce far niente interrotto solo dall’impegno già troppo faticoso rivolto a sgomberare il cervello da qualsiasi assillo. Il computer portatile nuovo ermeticamente chiuso, la chiavetta usb per accedere ad internet rigorosamente staccata. Sembrano giorni paradisiaci, poi, proprio come probabilmente accade per l’alcolista o il tossicodipendente, arriva il momento drammatico del cedimento psicologico.

E se andassi a vedere su internet, magari solo per pochi istanti, la rassegna stampa che il Comune di Ivrea invia ai Consiglieri Comunali? Solo un pochino, giusto per vedere se ci sono novità, una cosa di pochi minuti! E così ti sei rovinato il resto della vacanza.

E già, perché cosa ci pensavi di trovare sulla rassegna stampa dei giorni di un caldo, caldissimo agosto 2017, per una Città che in quattro anni di attività consigliare non ha mai trasmesso un sussulto, uno sprazzo di “grandeur”, anche un misero tentativo di quel fantomatico “volare alto” che ormai si è perso nella notte dei tempi? Cosa ne so! Che magari era arrivata da Parigi o da Canicattì, andava bene lo stesso, la notizia che Ivrea aveva ottenuto, come ha sempre promesso il Sindaco della Pepa, la sua bella fetta di Patrimonio Unesco con gli immobili ex-Olivetti!.

Oppure che i soliti noti politici influenti della nostra area erano riusciti a promuovere Ivrea come sede di arrivo e di partenza di una tappa per la “Vuelta”, il giro ciclistico di Spagna in corso (o in corsa) proprio in questi giorni! Niente di tutto ciò.

Ma in quei ritagli di giornali, locali e nazionali, che costituiscono la rassegna stampa comunale, ci ritrovi quasi una monopolizzazione dell’informazione, ecco sbocciare, riproporsi, ridondare, un nuovo confronto politico. PD contro Movimento5Stelle? No.

PD contro forze riesumate del CentroDestra? Nemmeno. PD contro PD, troppo scontato! Molto, ma molto più inconsuetamente, inconcepibilmente, si apprende che è in atto lo scontro/incontro tra la Presidente Ballurio contro le Forze del Male Assoluto, cioè l’estrema destra del gruppo Rebel Firm, pare con sede ad Ivrea. Ecco allora comparire titoli molto coreografici : “Nessun dialogo con i fascisti”, “Gruppo inneggia al Fascismo, esposto Anpi”,“Il campeggio nazional rivoluzionario finisce in procura”.

Il riferimento sembrerebbe scaturito da una annunciata due giorni di “fratellanza, cameratismo, formazione militante e tanta goliardia” espresse su una locandina da un gruppo vicino al partito Forza Nuova. E allora via con i richiami a vecchie leggi di Scelba e Mancino, per reprimere senza indugio la pericolosa eversione  ovviamente di destra  in atto. Così, guarda caso, la Presidente del Consiglio Ballurio non ha neppure necessità di impegnarsi molto per comparire sui social, ovviamente  con tanto di foto personale ( chilossà sarà magari proprio una di quelle che   utilizzerà per i propri manifesti elettorali delle Elezioni Amministrative di Ivrea del 2018), proponendo persino un incontro pubblico con questi giovani dell’area di estrema destra, evidentemente come esperti sull’argomento. Sono ancora ora, mentre scrivo l’editoriale per il numero della Voce del 29 Luglio, amaramente pentito di aver voluto sbirciare la rassegna stampa. Speravo che, per tutti, l’inizio della campagna elettorale per le Elezioni del 2018 avvenisse quantomeno dopo la pausa estiva, ma mi rendo conto che per qualcuno è già ampiamente cominciata.

Giuro che appena avrò terminato l’articolo, ritornerò ancora, almeno sino alla fine di Agosto, a trastullarmi in faticose passeggiate montane, tour in bicicletta nelle pianeggianti piste ciclabili francesi, qualche nuotata nei lussuosi impianti sportivi e acquatici “PUBBLICI” che qui costruiscono e ampliano anche per i giovani. Voglio però lasciare agli affezionati lettori qualche spunto critico sulla vicenda segnalata precedentemente.

Anzitutto ritengo sia necessario ricordare che Ivrea ha dei serissimi problemi socio-economici che vanno ben oltre queste provocazione che meriterebbero di essere lasciate dissolversi nel totale disinteresse.

Che questi serissimi problemi attendono da dieci anni di governo del Sindaco Carlo Della Pepa ma anche del prima Assessore e ora Presidente del Consiglio Elisabetta Ballurio, di essere adeguatamente affrontati e risolti, senza esito alcuno. Non con minor risalto, ritengo che i timori della Presidente Ballurio circa la “possibilità di recuperare i ragazzi che sentono le sirene degli slogan di una società divisa e violenta” come dice Lei, dipendano molto da quando si comincerà nella scuola a insegnare la Storia con la necessaria obiettività, evitando di demonizzare fasi della storia del nostro Paese, al solo fine di trarre vantaggio politico per la parte antagonista. 

Mi chiedo inoltre se, nell’attuale società, non siano ben più numerose ed abbandonate a sé stesse ampie fasce di giovani dediti all’uso esagerato di alcol e nuove droghe sintetiche o abbandonati alla disoccupazione. Non ultimo, continua poi a rigirarmi in testa la inquietante casualità con cui, prima con l’atto irriverente al palo di Lungo Dora ed ora con questa pantomima dell’escalation del fenomeno dell’estremismo di destra, questi fatti supportino sfacciatamente gli interessi di una parte politica che di questi tempi non se la passa molto bene, il PD, ed in questo caso particolare ancor più quelli di un possibile, per non dire certo, candidato del 2018, nella persona del Presidente del Consiglio Elisabetta Ballurio.

Ci sarà sicuramente molto tempo per tornare sulla questione, per arricchirla di elementi di discussione e di dibattito e definirne bene i contorni, magari anche in ambito Consigliare. Sempre ammesso che la Presidente del Consiglio non sia troppo presa nel documentarsi sul periodo storico del Fascismo e dal confronto con i giovani ribelli, ma pur sempre elettori, del Rebel Firm.    

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