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30 Agosto 2017 - 20:36
I settimesi residenti al Borgo Nuovo, sono ritornati dalle vacanze al verde. Ma non si parla di soldi: sono le erbacce, in alcuni casi superano il metro d’altezza. L’attivista di quartiere Giorgio Zigiotto non ha dubbi: “Siamo abbandonati”. A guardar bene, qualche intervento di rasatura è stato effettuato nei punti più frequentati e le rotonde “adottate” dai privati sono dei gioielli, come anche i parchi pubblici. Ma esistono altrettanti i punti cruciali in cui la manutenzione lascia a desiderare.
L’area verde alle spalle della Olon, ad esempio: i muri sono stati appena decorati da artisti del disegno murale, i cosiddetti writers, ma il prato è diventato una latrina a cielo aperto per cani. Guai ad avventurarsi dentro quel “campo minato”. “Qui non c’è un cartello che almeno regolamenti l’accesso a questo terreno – dice Zigiotto – i cani ci fanno i loro bisogni e nessuno, o pochi, raccolgono. Ed è una vergogna”. Di fronte, l’edificio che un tempo ospitava un discount è preso di mira dai vandali e da cacciatori di rame. Gli ingressi sono stati saldati con lamiere, ma è una soluzione provvisoria che non tranquillizza le famiglie che vivono a due passi da lì. L’altra zona alle prese con l’incuria è quella delle Poste di via Fantina. I giardinetti sono terra di nessuno: le panchine sono state spostate da utenti “notturni” per bivaccare con musica, birra e sigarette sotto le stelle. I mozziconi spenti per terra e mai raccolti, naturalmente, sono la prova di un’abitudine poco sana. “Lì, invece, c’è un quadro elettrico smontato e buttato per terra. Poi, qualcuno dei residenti si prende la briga di tirarlo su, ma questi interruttori che cosa sono? Sono pericolosi o no? – continua Zigiotto – E poi c’è un cespuglio di rovi immenso con spine che sembrano rasoi: sotto, c’è chi si diverte a nascondere della roba, per non dire altro”. E anche il cippo commemorativo alla partigiana Carlotta Enrico rischia di sparire tra le erbacce, così come i giochi per bambini di via Villafranca, un’area in cui le panchine sono già state sommerse dalle erbe infestanti. “E vogliamo parlare della fermata del bus in corso Piemonte, quella dei pulmann che arrivano dal Gargano? – aggiunge – . Il nostro biglietto da visita è una discarica abusiva”. Insomma, ci sarà molto da fare per l’amministrazione comunale. “Intanto hanno acceso anche il semaforo di va Cascina Nuova – conclude Zigiotto – vediamo se l’impianto è così intelligente. A me sembra che le code si stiano già formando adesso, ad agosto. Vedremo a settembre, con la riapertura delle scuole”.
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