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CHIVASSO. Un parcheggio da 228 posti

CHIVASSO. Un parcheggio da 228 posti

il luogo dove verrà realizzato il parcheggio da 228 posti auto

Di tanti “regali” di cui i chivassesi avrebbero volentieri fatto a meno, ce n’è uno di cui potrebbero essergli grati a vita.

Il nuovo cortile interno di Palazzo Santa Chiara? Macché.

Via San Marco pedonale? Non scherziamo.

Le “cervellotiche” piste ciclabili? Suvvia.

Poco prima della scadenza del mandato, la Giunta del sindaco Libero Ciuffreda - seppure l’ex primo cittadino fosse assente alla seduta - ha approvato una delibera per la realizzazione di un parcheggio da 228 posti a ridosso del centro storico.

Eureka!

Verrebbe da dire, pensando e ripensando alla penuria di posti auto cui soffre Chivasso da mo’.

La delibera, su cui ha messo in calce la firma anche l’attuale primo cittadino Claudio Castello, all’epoca assessore ai Lavori Pubblici, prevede la realizzazione del parcheggio in un’area dismessa nei pressi della società bocciofila La Tola.

Costo stimato dell’opera, 290 mila euro. Soldi che, però, non saranno scuciti direttamente dal Comune di Chivasso.

Già, perché l’intervento si inserisce in un PEC, variato recentemente e ancora in attesa di approvazione, che sarà realizzato contestualmente all’approvazione definitiva del progetto a cura del soggetto titolare del permesso edilizio, a scomputo degli oneri di urbanizzazione.

“[...] La realizzazione di tale infrastruttura - si legge nella delibera - venga ricompresa nell’ambito degli accordi da sottoscriversi nella procedura autorizzativa della variante alla convenzione edilizia rogito notaio Roberto De Leo, sottoscritta fra il Comune di Chivasso e la Soc. Chicon con sede legale in Torino in corso Francia 33, ed inerente l’attuazione del P.E.C. di iniziativa privata afferente all’area 2.2 av di via Isonzo, assentendone lo scomputo in contropartita agli oneri d’urbanizzazione primaria e secondaria dovuti in relazione alla sostituzione edilizia prevista in tale convenzionamento”.

In parole povere, è stato redatto da parte dell’Ufficio Tecnico Comunale un primo documento idoneo a delinearne la conformazione e connotazione planimetrica, nonché ad ipotizzarne i relativi costi realizzativi.

Da Palazzo Santa Chiara è stata quindi richiesta la disponibilità ai proponenti il Pec, (che prevede la realizzazione di due fabbricati, uno ad uso residenziale, l’altro ad uso commerciale nel sito dell’ex Consorzio Agrario di via Isonzo, ndr), di farsi carico della costruzione del nuovo parcheggio, in contropartita del versamento degli oneri d’urbanizzazione primaria e secondaria previsti per la realizzazione dello strumento esecutivo di loro competenza.

Quando è arrivato il sì, negli uffici al primo piano del Comune s’è stappata una bottiglia... In senso metaforico, s’intende.

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