Mercoledì 20 novembre nella nuova biblioteca Movimente ha avuto luogo un incontro pubblico sul tema dei rifiuti, intitolato “Ridurre si può. Consigli e soluzioni”. E’ stato organizzato dal Circolo di Legambiente, presieduto da Massimiliano Tantillo, dal Comitato Terrasana rappresentato da Paolo Zandarin, e dal Comune di Chivasso per il quale è intervenuto il vicesindaco e assessore all’ambiente Massimo Corcione. Parlo del Comune perché lo stemma e le parole “Assessorato Ambiente” comparivano sulla locandina. Immagino che il Comune abbia concesso il patrocinio. Alla fine della serata Tantillo ha annunciato che proporrà ai sindaci di Montanaro e Chivasso di sottoscrivere un “patto” nel quale si impegnano a far chiudere la discarica e si assumono una lista di impegni. Del “patto” parliamo a parte. Aveva aperto il dibattito lo stesso Tantillo, sottolineando che, attorno ai due Comuni, una vasta area è sovraccarica di siti potenzialmente inquinanti o che potrebbero diventarlo: non solo la discarica chivassese e le cave Ronchi a Montanaro, ma anche la discarica di Torrazza, lo smarino del Terzo Valico a Rondissone, la cava di San Sebastiano di cui non si conosce il futuro. Zandarin ha ribadito con forza alcuni punti: la discarica è una minaccia non solo per “i Pogliani” ma per tutti i chivassesi; la battaglia è difficile perché si scontra con la potenza di SMC, che vuol dire la grande Waste Italia e che gode dell’appoggio del Politecnico di Torino; non illudiamoci che la discarica chiuderà dopo il conferimento delle 90.000 mila tonnellate recentemente autorizzato. Corcione ha difeso l’amministrazione con gli argomenti consueti: la giunta eredita un impianto la cui origine risale al lontano 1982, e il Comune di Chivasso è il danneggiato costretto a subire le decisioni degli altri, della Provincia, del Consorzio di bacino, dell’ATO-R. Massimo Zesi, segretario di Rifondazione Comunista, ha chiesto: “Cosa fa la politica?”. E ha auspicato che a capo degli organismi citati da Corcione non vengano piazzati uomini di partito. E’ seguita una lunga e interessante relazione dell’ingegner Stefano Ciafani, vicepresidente nazionale di Legambiente: chi ha avuto la pazienza di ascoltare l’esposizione di una materia complessa e a volte ostica, ha avuto l’occasione di imparare molto. E tuttavia, dopo aver riconosciuto l’utilità della serata e ammirato l’impegno degli organizzatori, alla fine non si sfuggiva a una disagevole sensazione, e a un interrogativo: è questo il modo migliore di difendere l’ambiente e la nostra salute? Oppure i dubbi che insorgono ne depotenziano l’efficacia? Legambiente ha potuto utilizzare un accogliente locale pubblico concesso gratuitamente dall’amministrazione comunale. Il presidente Tantillo ha avuto da questa amministrazione un incarico retribuito per la creazione del portale del “progetto locale giovani”, Il suo “patto” offrirà al sindaco l’occasione dell’ennesima e inutile recita pubblica: tanto cinema e niente risultati. E’ opportuna questa “vicinanza” all’amministrazione, oppure sarebbe meglio per gli ambientalisti mantenere una distanza di sicurezza? Corcione ha come al solito attribuito le responsabilità maggiori agli altri: la Provincia, il consorzio dei Comuni, la legislazione regionale e nazionale. Ma il partito di Corcione non governa la Provincia? Non è maggioranza nel bacino? Non contribuisce da vent’anni ad emanare la legislazione regionale e nazionale in materia, prima alternandosi col partito “avversario”, il PDL, e adesso da due anni addirittura governando insieme? Tutto questo arriva dalla Luna, caro vicesindaco? E Massimo Zesi, che chiede conto alla “politica”, vive in un altro pianeta? Non è in maggioranza col PD a Chivasso? Il suo partito non si è forse infilato in tutte le maggioranze di centrosinistra che poteva, ad esempio nella Genova di cui si parla in questi giorni? E’ serio ergersi a rivoluzionari anticasta e nello stesso tempo far parte della casta? Il suo consigliere Scarano cosa fa in consiglio, oltre che a starsene zitto oppure a correre in soccorso di Gianni Pipino, che non ne ha nemmeno bisogno? Ma piantatela tutti con questa commedia!
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