Dove gustare un gelato che ci faccia sentire a casa? La gelateria Arcobaleno ce l’ha. È il gusto Torcetto di Lanzo, il biscotto diventato icona della Città. Aperta da 22 anni, da Sandra Rumere e Giovanni Papurello, la gelateria offre al pubblico una quarantina di gusti tra quelli tradizionali, al latte di riso o di soia, quelli senza zucchero e dolcificati soltanto con l’edulcorante. “Con gli anni ci siamo dovuti adeguare ai gusti che sono cambiati ma soprattutto alle allergie e alle intolleranze - ammette Giovanni - per questo ci siamo muniti anche di coni senza glutine e facciamo il gelato senza lattosio”. La scelta è davvero infinita. C’è anche il gusto ciambella e quello alla cannella, ma il gelato che non tramonta mai è sempre lo stesso: “È quello al cioccolato”, rivela il gelataio. E come si fa in effetti a resistere ad un cioccolato di cacao modicano, o al gusto pistacchio, dal sapore di Sicilia, o al nocciola con le nocciole piemontesi d’hoc? “Scegliamo solo ingredienti di cui conosciamo la provenienza e cerchiamo di prediligere solo quelli italiani”, aggiunge Giovanni. Oltre alla coppetta o al classico cono, nel banco frigo della Gelateria Arcobaleno ci sono una miriade di ‘gelati su stecco’, torte, semifreddi o anche monoporzione. C’è proprio solo l’imbarazzo della scelta. Ma poco più in centro, al fondo di via Roma da circa sei anni c’è la Gelateria Alpina di Elisa Bigando e Cesare Rolando. Insieme fanno circa 34 gusti. Anche loro non usano preparati, né conservanti. “È l’unico gelato che le mie figlie digeriscono bene”, ci riferisce una cliente uscendo. Ma anche se la loro ricetta resta segreta, Cesare ci spiega i passaggi della preparazione. “Creiamo noi la crema base dalla A alla Z - spiega il gelataio - che sia il gusto crema, che sia quello al cioccolato...”. Su una base di fior di latte si possono trovare diversi variegati e non manca la zuppa inglese, fatta di crema, uova e dell’essenza della zuppa inglese, e addirittura il malaga, fatto di crema, uva sultanina e prosecco. Ci sono poi i gusti alla frutta che hanno come base l'acqua e anche qui il gelato è rigorosamente senza glutine. “Ogni tanto ci cimentiamo anche in ricette particolari come il gusto alla lavanda o alla menta fatta proprio dalla pianta - racconta Cesare - il problema è che è una lavorazione molto lunga e il mercato non sta più dietro ai gusti di una volta”. Anche in questo caso la scelta è infinita tra torte, stick e affogati da tavolo. La scelta è davvero difficile. I gusti che vanno di più sono sempre i classici, cioccolato, nocciola, crema e pistacchio ma quest’anno c’è una tendenza. "In questo periodo va tantissimo il cocco e la stracciatella - ammettono i gelatai - ma non abbiamo mai capito a cosa siano dovute queste preferenze".
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