Mastica e sputa. Da una parte le buche per strada; dall'altra i comunicati stampa. Da una parte la vecchia politica; dall’altra la nuova politica stellata. Questa la rappresentazione che ci offrono i grillini “de noantri” capeggiati dal sindaco Falcone che già a suo tempo ci aveva illuminato: “Abbiamo preso in mano una città in ginocchio e in un anno e mezzo l'abbiamo riportata a galla”. Un vizio delle vecchia politica che si voleva rottamare (Renzi docet): quello che non funziona è colpa degli altri, quello che funziona è merito nostro. Mastica e sputa. Da una parte l’erba alta; dall’altra facebook. Dopo le foto dove l’erba viene tagliata, presto avremo le foto di dipendenti comunali chini sulla scrivania a scrivere atti e documenti come mai in passato, a testimonianza che adesso si lavora davvero. Mastica e sputa. Da una parte i debiti; dall’altra inaugurazioni e patrocini. Abbiamo ereditato solo problemi ma li stiamo risolvendo a suon di contributi e fasce tricolore. Forse una sintesi troppo succinta per definire l’Amministrazione comunale ma è quello cui stiamo assistendo dopo due anni di governo cittadino. Si mastica la politica del passato (talvolta con gusto, vedi le nomine CdA Fondazione Via Maestra ed altri arnesi da prima repubblica), sputando sentenze su ciò che è stato (dove vi sono solo demeriti), salvo utilizzare il lavoro prodotto dalle Amministrazioni passate (ovviamente senza riconoscere alcun merito) per promuovere se stessa. Vedi, in ordine di ultima apparizione, la Festa delle Rose. Questa sembra l’unica politica dell’Amministrazione attuale. La Festa delle Rose, così come molti degli eventi cui i nostri amministratori fanno a gara per presenziare sono eredità del passato ma questo viene sempre sottaciuto, le uniche eredità che contano sono quelle negative (buche o erba alta). Erba alta e buche c’erano ieri come oggi, solo che oggi non trovano posto nel foto-racconto patinato dell’Amministrazione. Oggi come ieri servirebbe avere più soldi per le manutenzioni, i ragazzi di VERA lavorano con lo stesso impegno e negli anni hanno affinato l’organizzazione ma bastano tre giorni di pioggia per sballare i programmi di taglio e avere panchine che si perdono e polloni alti un metro. Basterebbe riconoscerlo, anziché postare le foto solo dei prati con l’erba appena tagliata, facendo credere che quelli con l’erba alta non esistano. Forse si potrebbe chiedere al comunicatore di occuparsi di una corretta informazione, anziché occuparsi soltanto di curare l’immagine del Sindaco e del Movimento (di cui sembra essere parte integrante). Tecnicamente, visto che è pagato con soldi pubblici, si chiama danno erariale. L’analisi sembra impietosa ma dal 1° gennaio delle 119 delibere di giunta che sono state approvate, 64 (più della metà) riguardavano concessioni di patrocini e contributi per le iniziative che sono state realizzate dalle nostre associazioni o dall’Amministrazione stessa (ma non eravamo una città in ginocchio?). Se dal conto togliamo ancora le delibere che sono atti dovuti per il normale funzionamento dell’Ente, rimane poca roba. La Festa delle rose è alla sua 15 edizione, la StraVenaria alla nona, per non parlare delle rassegne bandistiche o del Coro Tre Valli, così come la maggior parte degli avvenimenti che in maniera compulsiva vengono rimbalzati sui social. Come consiglieri riceviamo, come se piovesse, mail di inviti per conferenze stampa e/o inaugurazioni, fino a quelle dove partecipa l’onorevole Di Maio che nulla c’entra con la nostra vita amministrativa. Sono contento che si continui nel solco tracciato perché ho sempre pensato Venaria fosse una città viva, con un ricco e creativo tessuto associativo, fatto di singoli e di gruppi. Compito del Comune dovrebbe essere quello di alimentare e sostenere tale vitalità per il bene della Città e non del Partito o Movimento di turno. Lo dico perché a volte ho come l’impressione che il Comune di Venaria somigli sempre più ad un ente strumentale del Movimento 5 stelle. Mastica e sputa.
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