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VENARIA. Caro Balocco ti scrivo. Atto secondo

VENARIA. Caro Balocco ti scrivo. Atto secondo
Caro Balocco ti scrivo. Per la seconda volta. Alla mia prima non hai replicato, forse eri troppo occupato o forse non hai più voglia di stare a sentire questa storia. Difficile darti torto. Quindi, se anche non risponderai a questa non me la prenderò. Non preoccuparti. E solo per dirti che c’è una grande novità: qualche giorno fa è stata consegnata, soltanto ai consiglieri che ne avevano fatto richiesta (me compreso), la tua “prima” lettera di dimissioni. L’accesso agli atti, in un primo tempo negato dal Segretario comunale, ha trovato risposta affermativa attraverso una comunicazione del Sindaco che accompagnava la trasmissione della tua lettera di dimissioni. Una lettera molto dura e di forte critica con considerazioni puntali e circostanziate, che condivido in diversi passaggi. Ma di questo ne parleremo in un altro momento. Al contrario, mi preme evidenziare alcuni passaggi della comunicazione, assai divertente e curiosa, del Sindaco. Anche solo per alcuni tuoi ex colleghi consiglieri di maggioranza che ipotizzavano che la lettera neanche non esistesse. Infatti il Sindaco, circa le motivazioni che lo hanno portato alla consegna della lettera in questione, scrive che “il diritto del consigliere comunale non incontra alcuna limitazione derivante dalla natura riservata delle informazioni richieste, posto che il medesimo è vincolato all'osservanza del segreto e al divieto di divulgare i dati personali (fra i quali parrebbe lecito annoverarsi l’opinione politica e persino quelli qualificabili come “sensibili” ai sensi della normativa vigente) dei quali è venuto a conoscenza”. Come a dire, ve la consegno ma non potete né parlarne né divulgarla. Si mischiano le carte per creare confusione, e forse un certo allarme. Certo che, in linea generale, l’opinione politica è un dato sensibile ma qui stiamo parlando di un consigliere comunale nell'esercizio delle sue funzioni. Come fanno ad essere dati sensibili le sue “opinioni politiche”? Come si può far politica tra i banchi di un Consiglio comunale senza esprimere opinioni politiche? E chi le sente o le legge non può divulgarle? Ancora “restando ferma la necessità che i dati così acquisiti siano utilizzati per le sole finalità connesse all'esercizio del mandato: nel caso presente, lo scrivente ritiene che – sulla base dell’osservanza del segreto e del divieto sopra menzionati, in capo ai Consiglieri che prenderanno conoscenza della documentazione in oggetto – debba considerarsi prevalente – rispetto alla richiesta formulata dall'ex consigliere Balocco ….l’interesse dei primi, in quanto strumentale all'attività istituzionale da essi svolta … i quali potranno utilizzare i dati acquisiti per le sole finalità collegate all'esercizio del mandato”. E qui viene da ridere. E’ proprio quello che ci è stato impedito, utilizzare la lettera di dimissioni per le sue finalità collegate, cioè all'interno del Consiglio comunale con all'ordine del giorno la tua surroga. Il sindaco insiste sul concetto: segreto, divieto, dati acquisiti. Ma di cosa stiamo parlando? Qui c’è una lettera protocollata, quindi non coperta da alcuna riservatezza, con una feroce critica nei confronti del Movimento e dell’esecutivo. Non ci sono dati sensibili di alcun tipo, se ne può (se ne deve) parlare perché è parte integrante delle prerogative di un consigliere comunale. In sintesi, non vi era alcun “file personale” inserito per errore. Forse la tua lettera era per altri destinatari ma il suo contenuto era pertinente alla scelta dimissionaria. Se fosse stato un file personale, inviato per errore, perché nessuno dell’Amministrazione te lo ha segnalato per fare una rettifica? Chi dell’Amministrazione ha letto la lettera, dal momento che è stata protocollata, e ha dato disposizioni perché non venisse consegnata ai consiglieri che ne hanno fatto richiesta, avallando la tesi del “file personale” ha mentito sapendo di mentire. Alla fine, caro Balocco, arriva anche la beffa. Infatti passi per quello che è stato un po’ distratto o, peggio, non ha detto la verità. Beh, mi pare un po’ troppo da parte dei tuoi colleghi… Non temere, della tua lettera di dimissioni puoi farne ciò che vuoi, compreso divulgarla nel modo che ritieni, cosa che come hai capito spaventa moltissimo il Sindaco e i suoi fedelissimi. Insomma, anche la gestione delle tue dimissioni non fa che confermare la tua scelta ed il contenuto della tua lettera, di cui presto torneremo a parlare!
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