Sorgerà là, dove fino a vent’anni fa venivano buttati gli scarti della produzione, scorie di fusione e materiali metallici dannosi per la salute della popolazione. Un impianto fotovoltaico nell’area dell’ex Teksid, la fonderia di strada Ghiaro. Secondo il progetto preliminare proposto dalla società Emerald Snake di Torino alla Provincia di Vercelli ed al Comune, l’impianto, nominato “Ghiaro 2”, verrà costruito in parte sulle due discariche dismesse ed in fase di chiusura dell’ex fonderia. Si tratta di una superficie totale di ben 67.072 metri quadri su cui verranno piazzati 14.088 pannelli solari. Ogni pannello avrà una potenza di circa 300 watt. Il costo del progetto, 5.384.427 euro. A cui si aggiungono i costi di istallazione dei pannelli e delle piante, quasi 144 mila euro, di dismissione, che avverrà tra 30 anni, 130 mila euro. E quelli del recupero ambientale, che prevede una spesa di poco meno di 60 mila euro. Un impianto costoso, insomma, che produrrà energia elettrica da fonti rinnovanili recupenrando anche un territorio rovinato per anni dall’accumulo dei rifiuti. Quello che verrà prodotto sarà venduto in tutto il territorio nazionale. La conferenza dei servizi è stata convocata per martedì prossimo, 14 marzo. In quell’occasione la ditta Emerald Snake illustrerà il progetto ai tecnici della Provincia di Vercelli e all’amministrazione comunale. Verranno ascoltate anche le eventuali osservazioni. Anche se a quanto pare l’amministrazione comunale darà il suo via libera. “E’ un progetto che era già stato presentato diversi anni fa - spiega lo stesso sindaco, Fabrizio Greppi -. Poi, per diversi motivi avevano interrotto l’iter”. Che lo scorso 14 febbraio è stato riaperto. “Come amministrazione - continua -, siamo d’accordo alla realizzazione di un impianto fotovoltaico perchè produrrà energia elettrica senza alcuna emissione dannosa per il nostro territorio. Tanto più se sorgerà su un territorio prima compromesso dalle discariche dell’ex Teskid”. L’unico elemento su cui discutere, dice il primo citadino, saranno le compensazioni. “Dovremo capire quanto riceverà il nostro Comune”. Intanto l’iter è già sui tavoli della Provincia in attesa di essere discusso...
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