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PONT CANAVESE. Polo scolastico: nessun confronto con le opposizioni

PONT CANAVESE. Polo scolastico: nessun confronto con le opposizioni

Municipio di Pont Canavese

U

n esempio più che evidente della mancanza di rispetto per le posizioni altrui lo si è avuto nella trattazione dell’argomento scuole: edificio attuale delle Elementari e Polo Scolastico a venire. La questione è nota ai pontesi: la maggioranza intende costruire un “polo scolastico” sul sito dell’attuale Scuola Media e del Parco-giochi, destinando ad altro utilizzo l’edifico dell’attuale scuola elementare, pieno di magagne e datato. La minoranza, che non condivide i progetti grandiosi della giunta (il costo previsto per il “polo” è di un milione e mezzo di euro, da ottenere partecipando ai bandi regionali) ha fatto redigere a proprie spese una relazione tecnica da un architetto di sua fiducia. Ad illustrarla è stato Pier Mauro Rolando, che per mezz’ora si è impegnato a spiegarne  i punti salienti. 

La perizia delle 

minoranze

Nel riassumere la relazione dell’architetto Walter Ceretto, Rolando ha ricordato come l’edificio della Scuola Elementare fosse stato costruito tenendo presenti determinati valori educativi, che avevano comportato un certo modo di strutturare gli spazi e gli ambienti. I costi di manutenzione sono dovuti anche al mancato adeguamento alla legge n. 10 del 1991, riguardante scuole ed edifici pubblici, ma è possibile rimediare. Dal punto di vista tecnico la relazione elenca le criticità attuali (come la ampie superfici vetrate, le sporgenze, le coperture a terrazza) che potrebbero essere superate o addirittura trasformate in opportunità.  Rolando ha spiegato pregi e difetti del “cappotto termico” interno e di quello esterno, ha parlato della possibilità di intervenire sulle vetrate diversificandole in base alla destinazione delle diverse aree, e spiegato l’importanza di una costante e corretta  manutenzione delle superfici terrazzate per garantirne un’efficace impermeabilizzazione. Tali superfici potrebbero essere utilizzate per installarvi pannelli solari.  Dal punto di vista strutturale, la “soletta piena in cemento armato evita i rischi di crolli  dei soffitti verificatisi negli ultimi anni  in alcune scuole. Quanto agli altri parametri da rispettare per legge, il  confort acustico è buono poiché l’edificio sorge in un sito favorevole, lontano dai rumori, mentre l’isolamento dai rumori interni potrebbe essere ottenuto con pannelli in cartongesso con interposto un isolante in lana di roccia”. 

Al di là degli aspetti tecnici, il consigliere di minoranza ha poi citato l’inopportunità di costruire nuovi edifici scolastici di fronte al vistoso calo demografico in atto  (“Quest’anno abbiamo due Prime Classi con rispettivamente 10 ed 11 allievi”), l’ aspetto negativo del Consumo di Suolo ed il rischio di dover far fronte alla manutenzione dell’attuale edificio senza che venga utilizzato: “Se lo si vuole abbandonare, tanto vale abbatterlo subito”. Ha poi concluso: “Siamo aperti a tutte le considerazioni ed i commenti. Chiediamo di valutare seriamente l’ipotesi del recupero”.

Coppo rifiuta 

il confronto

All’invito di Rolando, così ha risposto il sindaco Coppo“Senza nulla eccepire sulle capacità del professionista, direi che è azzardato parlare di Relazione Tecnica. Una Relazione Tecnica, per un ente pubblico, è altra cosa: significa sopralluogo (che è stato invece fatto da un suo collega) e computi precisi: qui non ci sono cifre! Si può dire che è un compito in classe ben fatto: applicando il “copia-incolla” andrebbe bene per qualunque edificio che abbia 40 o 50 anni”

Ha poi aggiunto: “Il Polo Scolastico era nel nostro programma e non abbiamo mai ricevuto contestazioni , formali od informali, da parte di nessuno, a parte voi quattro delle minoranze. Quella scuola ci costa 35.00 euro l’anno fra luce e riscaldamento mentre il nuovo progetto ne prevede  9.000; è sovra-dimensionata, ha spazi inutili, ed è l’unica della zona a non consentire l’accesso  diretto alle famiglie. Gli impianti sono da rifare e, quanto ai pannelli solari, come farebbero a funzionare se lì d’inverno il sole non c’è?”

Riguardo l’utilizzo futuro dell’edificio “abbiamo le idee ben chiare” (ma evidentemente  non ritiene sia il caso di renderne edotto il consiglio) e, per il Consumo di Suolo  “entro fine anno partiranno i lavori per l’ex-conceria e toglieremo 6.000 metri cubi di cemento”.

Inutili le richieste da poter controbattere da parte del rappresentante di minoranza : “Per le Interpellanze il Regolamento prevede 5 minuti; ve ne ho lasciati 40. Se ne discuta nelle sede opportune”.

 ”Ci spieghi quali sono?” - ha domandato Rolando ma si è preso del bambino capriccioso. Solo al termine del consiglio, nella parte dedicata agli interventi del pubblico, ha potuto puntualizzare alcune cose:  “Il professionista aveva chiesto di poter effettuare il sopralluogo in orario non scolastico, ovvero di sabato, ma la dirigenza scolastica non glielo ha concesso. Aveva poi pregato che gli si comunicasse in anticipo la data  e non è stato così. Quanto alle cifre non spetta a noi indicarle, sostituendoci all’amministrazione”.

Ha poi domandato: “Avete intenzione di valutare la nostra proposta?”. Risposta secca  e sprezzante del sindaco: “No!”. 

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