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15 Settembre 2016 - 08:57
La discarica di Chivasso
In luglio la Consob ha messo il Gruppo Waste Italia nella cosiddetta “black list” delle società che versano nelle maggiori difficoltà finanziarie. La Consob è l’autorità nazionale di vigilanza sui mercati finanziari e sulle società quotate in Borsa. Il Gruppo Waste controlla SMC, la società proprietaria delle discariche di Chivasso e proponente del progetto Wastend. SMC possiede anche il 48,85 di SETA, che effettua la raccolta rifiuti a Chivasso e negli altri 29 Comuni del Bacino 16.
La “black list” è l’elenco delle società alle quali Consob impone di inviarle una relazione mensile e non solo quella trimestrale alla quale sono tenute le altre società.
Consob ha inserito il Gruppo Waste nella lista nera dopo che, come risulta dal bilancio 2015, i revisori hanno dichiarato di non essere in grado di esprimere un giudizio a causa delle molteplici e significative incertezze sulla “continuità aziendale”.
Waste ha un indebitamento netto di 263,91 milioni di euro. Le sue difficoltà sono note da tempo e riconosciute dalla società stessa. In maggio non ha pagato la cedola semestrale di 10 milioni di euro di interessi sui 200 milioni di bond 2014–2019.
Il bilancio 2015 e la comunicazione inviata il primo agosto a Consob illustrano i vari aspetti della crisi e delle trasformazioni del gruppo. Che sta anzitutto cercando di rinegoziare i debiti, come quelli con Banca Marche, BIM e Feralpi. Altri debiti sono verso il fisco, gli enti previdenziali e i fornitori. SMC deve un milione di euro al Comune di Chivasso, il quale ha incaricato un avvocato di recuperare il credito. Waste sta inoltre dismettendo alcune controllate come Bioenegie e la società Agricola ED. La sua controllata SEI ha ceduto in affitto per 36 mesi il ramo d’azienda del teleriscaldamento (Grugliasco, Rivoli Collegno) a Innovatec, che è interessata all’acquisto.
Queste dismissioni sono coerenti con l’intenzione di concentrarsi sul business dei rifiuti. Ma anche il comparto rifiuti non è in buona salute. Per risollevarsi Waste dichiara esplicitamente di puntare sull’approvazione del progetto Wastend. I chivassesi e i montanaresi sono avvisati: non vorranno negare un aiuto al Gruppo Waste! Le discariche operative sul territorio nazionale sono inoltre in continua diminuzione e gli spazi residui sono diventati “un bene raro e quindi altamente valorizzabile”. Ed ecco che, se realizzato, il progetto Wastend “valorizzerebbe” il sito di Chivasso aggiungendo 750.000 mc di rifiuti e prolungando l’attività di discarica per almeno un decennio.
Nell’ambito del rafforzamento del comparto rifiuti il gruppo è in trattative per l’acquisto della società Biancamano, colosso dalla raccolta rifiuti. L’acquisizione non è ancora stata perfezionata e va per le lunghe perché a sua volta Biancamano versa in cattive condizioni: ha un debito di 115 milioni e anch’essa è stata inserita da Consob nella black list.
A Chivasso e nei Comuni del Bacino 16 ci si chiede se un eventuale fallimento di Waste si ripercuoterebbe su SETA. In risposta ad un’interrogazione del consigliere castagnetese Stefano Maule del Movimento 5 Stelle, SETA ha dichiarato che, pur essendo partecipata da SMC, la società “non ha rapporti diretti con Waste Italia SpA”. Come dire: “Waste chi? Mai sentita”. Rapporti diretti forse no, però indiretti sì. Basta guardare sul sito di Waste il partecipogramma del gruppo: Waste possiede SMC che a sua volta possiede il 48,95 % di SETA. E nell’ultimo rapporto a Consob il gruppo menziona la “collegata SETA”.
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