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CHIVASSO. Consob mette il gruppo Waste nella lista nera

CHIVASSO. Consob mette il gruppo Waste nella lista nera

La discarica di Chivasso

In luglio la Consob ha messo il Gruppo Waste Italia nella cosiddetta “black list” delle società che versano nelle maggiori difficoltà finanziarie. La Consob è l’autorità nazionale di vigilanza sui mercati finanziari e sulle società quotate in Borsa. Il Gruppo Waste controlla SMC, la società proprietaria delle discariche di Chivasso e proponente del progetto Wastend. SMC possiede anche il 48,85 di SETA, che effettua la raccolta rifiuti a Chivasso e negli altri 29 Comuni del Bacino 16. 

La “black list” è l’elenco delle società alle quali Consob impone di inviarle una relazione mensile e non solo quella trimestrale alla quale sono tenute le altre società. 

Consob ha inserito il Gruppo Waste nella lista nera dopo che, come risulta dal bilancio 2015, i revisori hanno dichiarato di non essere in grado di esprimere un giudizio a causa delle molteplici e significative incertezze sulla “continuità aziendale”. 

Waste ha un indebitamento netto di 263,91 milioni di euro. Le sue difficoltà sono note da tempo e riconosciute dalla società stessa. In maggio non ha pagato la cedola semestrale di 10 milioni di euro di interessi sui 200 milioni di bond 2014–2019. 

Il bilancio 2015 e la comunicazione inviata il primo agosto a Consob illustrano i vari aspetti della crisi e delle trasformazioni del gruppo. Che sta anzitutto cercando di rinegoziare i debiti, come quelli con Banca Marche, BIM e Feralpi. Altri debiti sono verso il fisco, gli enti previdenziali e i fornitori. SMC deve un milione di euro al Comune di Chivasso, il quale ha incaricato un avvocato di recuperare il credito. Waste sta inoltre dismettendo alcune controllate come Bioenegie e la società Agricola ED.  La sua controllata SEI ha ceduto in affitto per 36 mesi il ramo d’azienda del teleriscaldamento (Grugliasco, Rivoli Collegno) a Innovatec, che è interessata all’acquisto. 

Queste dismissioni sono coerenti con l’intenzione di concentrarsi sul business dei rifiuti. Ma anche il comparto rifiuti non è in buona salute. Per risollevarsi Waste dichiara esplicitamente di puntare sull’approvazione del progetto Wastend. I chivassesi e i montanaresi sono avvisati: non vorranno negare un aiuto al Gruppo Waste! Le discariche operative sul territorio nazionale sono inoltre in continua diminuzione e gli spazi residui sono diventati “un bene raro e quindi altamente valorizzabile”.  Ed ecco che, se realizzato, il progetto Wastend “valorizzerebbe” il sito di Chivasso aggiungendo 750.000 mc di rifiuti e prolungando l’attività di discarica per almeno un decennio.

Nell’ambito del rafforzamento del comparto rifiuti il gruppo è in trattative per l’acquisto della società Biancamano, colosso dalla raccolta rifiuti. L’acquisizione non è ancora stata perfezionata e va per le lunghe perché a sua volta Biancamano versa in cattive condizioni: ha un debito di 115 milioni e anch’essa è stata inserita da Consob nella black list.

A Chivasso e nei Comuni del Bacino 16 ci si chiede se un eventuale fallimento di Waste si ripercuoterebbe su SETA. In risposta ad un’interrogazione del consigliere castagnetese  Stefano Maule del Movimento 5 Stelle, SETA ha dichiarato che, pur essendo partecipata da SMC, la società “non ha rapporti diretti con Waste Italia SpA”. Come dire: “Waste chi? Mai sentita”. Rapporti diretti forse no, però indiretti sì. Basta guardare sul sito di Waste il partecipogramma del gruppo: Waste possiede SMC che a sua volta possiede il 48,95 % di SETA. E nell’ultimo rapporto a Consob il gruppo menziona la “collegata SETA”.  

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