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CASTAGNETO PO. Mentre la Regione indaga, il Parco del Po continua a spendere…

CASTAGNETO PO. Mentre la Regione indaga, il Parco del Po continua a spendere…

Regione Piemonte

La signora Monica Mantelli Nucera non si ferma più. O meglio: non si ferma più il direttore del Parco dottor Ippolito Ostellino che continua a firmare determine a beneficio della signora. Prima alla dottoressa Mantelli Nucera sono arrivati circa 10.000 euro stabiliti in quattro distinte determine fra il 2012 e il 2015 (una a Mantelli e tre a Nucera), quelle contestate dalla Regione Piemonte con la verifica amministrativa dell’anno scorso. Poi, facendosi un baffo della Regione, l’11 marzo il Parco affida alla signora Monica Nucera un incarico biennale che all’ente costa 26.000 euro. Infine il 20 luglio Ostellino firma una nuova determina che riconosce alla signora, che questa volta si chiama Mantelli, 110 euro di “rimborso spese telefoniche”. La signora ha infatti usato il proprio telefono perché non le è ancora stato assegnato quello aziendale. Ma presto le sarà assegnato pure quello. Nella determina infatti è scritto che le viene pagato il rimborso “in attesa dell’attivazione da parte del Parco del Po di una linea telefonica dedicata”. A quando l’automobile di servizio, la segretaria personale e la stilografica da un chilo?  Torniamo alla determina dell’11 luglio, quella dell’incarico biennale da 26.000 euro. Qualcosa non quadra. Colpisce la straordinaria velocità: la determina è dell’11 marzo e il lavoro della signora comincia il giorno stesso, come si ricava dal contratto allegato. Ma la questione importante è un’altra. L’incarico le viene assegnato sia per prestazioni riguardanti la candidatura a riserva MaB Unesco, sia per prestazioni successive all’eventuale riconoscimento: “Azioni connesse alla candidatura e conseguenti al riconoscimento del territorio Collina Po come MaB Unesco”. Ma come faceva il direttore Ostellino a sapere già il giorno 11 marzo che l’Unesco avrebbe assegnato al territorio del Parco il prestigioso riconoscimento? Il convegno dell’Unesco si svolgerà a Lima alcuni giorni dopo, tra il 14 e il 19 marzo, e il Parco del Po annuncerà il successo il 20 marzo. Quindi il Parco del Po affida alla signora Mantelli Nucera per un lavoro che non si conosce ancora se sarà necessario. Si comprende forse la fretta dell’operazione: una determina dell’11 marzo che affida un lavoro che inizia istantaneamente quello stesso giorno. Il convegno a Lima comincia pochi giorni dopo e bisogna fare in fretta:  l’incarico legittima la partecipazione  della signora al viaggio in Perù insieme al presidente e al direttore (ma quale delle due è andata a Lima? Mantelli o Nucera?). Una partecipazione ovviamente a spese del contribuente. Ma non si capiscono le ragioni della frettolosa assegnazione di un lavoro nel momento in cui manca ancora la certezza che sarà veramente da fare.

Non si può nemmeno dire che il “governo politico” del Parco, cioè il consiglio, non sappia nulla di quel che fa il direttore. Infatti è proprio il presidente del Parco, il dottor Valter Giuliano, che sollecita il direttore Ostellino a trovarsi un aiutante. Citiamo dalla determina dei 26.000 euro: “Vista la comunicazione del Presidente dell’Ente di gestione del 26.02.2016 al Direttore con la quale è stato richiesto al direttore di supportare con specifica professionalità l’incontro dell’Ente con la Commissione ICC di UNESCO a Lima...”. Ma il consiglio fa di più. In giugno rinnova per quattro anni l’incarico di direzione a Ostellino. E subito dopo lo premia attribuendogli il punteggio di 99/100 (“ottimo”) nella valutazione del suo lavoro. Vedi la deliberazione di consiglio n. 22 del 30 giugno 2016. Approvata all’unanimità: dal presidente Giuliano, dalla vicepresidente Matilde Casa, e dai consiglieri Pierangelo Cumino, Giulio Lambresa, Maurizio Martin, Gianfranco Righero.  Morale della favola: con la verifica amministrativa dell’anno scorso la Regione ha “evidenziato rilevanti disfunzioni nella corretta applicazione della normativa vigente”, anche nell’assegnazione dei primi quattro incarichi alla signora Nucera.

E il consiglio risponde con un bel chissenefrega.

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