Fanno paura gli odori provenienti dalla Mossi & Ghisolfi ai cittadini di Crescentino. Dopo una settimana intera di aria irrespirabile nel capoluogo così come nelle frazioni e nei vicini comuni di Verolengo, Lamporo e Fontanetto Po, le esalazioni maleodoranti provenienti dall’azienda leader nel mondo per la produzione di biocarburanti si sentono ancora. L’emergenza è scattata a suon di post – centinaia - martedì scorso, 7 giugno, sul gruppo facebook “Sei di Crescentino se…” facendo mettere in moto la macchina comunale, che è subito scesa in campo per cercare di risolvere personalmente il problema. Guai però ad aumentare gli allarmismi.“Mercoledì scorso, alle 5 del mattino – spiega il sindaco Fabrizio Greppi -, sono andato all’impianto della Mossi & Ghisolfi per effettuare un sopralluogo insieme ai vigili del fuoco del distaccamento di Livorno Ferraris, ai nuclei N. B. C. R (nucleare, biologico, chimico e radiologico) di Vercelli e di Torino, ai carabinieri di Crescentino. Sono arrivati anche i tecnici dell’Arpa e sono state effettuate delle verifiche. Il verbale dei vigili del fuoco dice che non è stato rilevato nulla di pericoloso, non c’è nessuna perdita all’interno dello stabilimento né tantomeno pericolo per la salute dei cittadini”. Intanto, però, le verifiche del Comune sono andate avanti. E nemmeno gli odori avvertiti in tutta la città si sono placati.“Giovedì sera – continua – ho avuto un incontro informale al bar con un gruppo di cittadini. Con me c’era anche il dottor Leo Alati e insieme abbiamo cercato di rassicurarli sul fatto che non c’è pericolo per la nostra salute. In sostanza bisogna capire come arginare le esalazioni. Venerdì pomeriggio abbiamo fatto un secondo sopralluogo”. Presenti oltre a Greppi, questa volta, c’erano l’assessore Vanessa Nesci, il capogruppo Luca Lifredi ed il cittadino Stefano Giambelli in rappresentanza della popolazione. “Mi sono subito voluto dirigere all’impianto di depurazione, dove tutta l’acqua di processo viene depurata e trattata. Il combaciare degli odori era evidente quindi pensiamo che arrivino da lì anche se dobbiamo aspettare i risultati dell’Arpa che arriveranno la prossima settimana”. C’è da dire che non è la prima volta che negli anni, la Mossi & Ghisolfi fa parlare di sé per le esalazioni non proprio piacevoli che arrivano dal suo impianto.Ma perché proprio adesso è diventata così forte?“Un anno fa – spiega il primo cittadino - l'azienda non aveva rinnovato decine di contratti di lavoro in quanto, nell'estate, avrebbe provveduto ad eseguire importanti lavori di ristrutturazione dell'impianto per poter trattare altre materie da far fermentare per poter distillare l'etanolo. Quindi per tutta l'estate 2015 l'impianto fu fermo o comunque con una capacità molto bassa. A fine agosto è ritornata a regime e fino a quando ha fatto freddo non c’è stato alcun tipo di problema. Adesso inizia a far caldo, l’umidità, la bassa pressione ed il vento portano i fumi tutti qui”. Per risolvere il problema bisognerebbe quindi capire come non far fuoriuscire i fumi dall’impianto. Verrà fatto oggi, mercoledì 15 giugno, durante il tavolo tecnico convocato in Provincia, a cui parteciperà anche l’azienda “per stabilire con certezza la fonte degli odori e quindi le soluzioni”.
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.