Più di un libro. Più di una cronistoria. Piuttosto, un racconto autobiografico sui cinque anni di amministrazione del centrosinistra di Brandizzo. “Da una esaltante vittoria ad una umiliante sconfitta” è il primo libro di AngeloBevere, brandizzese recentemente autore, in collaborazione con il gruppo Alpini, di una ricerca storica sui suoi concittadini partiti per la prima guerra mondiale. A Brandizzo ha ricoperto i ruoli di consigliere comunale per quattro mandati, dal 1985 al ’90 e dal 1999 al 2009 e di assessore dall’87 al 90 e dal 2004 al 2009. Durante l’ultima legislatura, ha ricevuto la delega ai Lavori Pubblici, Patrimonio ed Attività Produttive. Nella sua opera ha voluto ripercorrere l’ultima esperienza da assessore con un preciso scopo. Fornire la sua versione “su tutto il nostro operato e sulle cause che hanno portato alla sconfitta nel 2009”. Dall’introduzione della raccolta differenziata “porta a porta” alla realizzazione delle piste ciclabili, dalla progettazione del centro medico “Brandizzo Medica” e della scuola materna Montessori all’adesione all’associazione “Terra del Fuoco” che decretarono il periodo “d’oro” della giunta di Enrico Pastore. Ma soprattutto fino alla variante del Piano Regolatore, che segnò ufficialmente “l’inizio della fine” della legislatura del centrosinistra brandizzese. “Il nuovo piano- dice Bevere- fu molto contestato dai cittadini, molti mi fermavano arrabbiatissimi. Non perché il progetto fosse completamente da buttare ma perché venivano affrontate questioni come la decisione di aprire le strade a pettine traverse di via Torino. Per farlo le macchine dovevano entrare nei cortili dei privati. Nel libro spiego i motivi che da qui in poi hanno segnato la china del partito”. Ma quella di Bevere non vuole essere una lettura critica o polemica di quello spaccato di storia. “Non critico né insulto nessuno, ho solo voluto dare un mio giudizio sull’operato della Giunta di cui ho fatto parte sottolineando che da quel momento in poi il centrosinistra ha iniziato, e continua, a perdere consensi”. Un modo per annunciare una nuova discesa in campo? “Assolutamente no. L’ultima legislatura mi ha segnato, ho sacrificato la mia famiglia per 20 anni e per quanto bella possa essere l’esperienza politica, penso che si debba lasciare spazio a nuove forze”
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