“Il Partito Democratico sarebbe in guerra per me? Io sarei sponsorizzato da Alberto Avetta vicesindaco della città Metropolina, nonchè sindaco di Cossano? E chi glielo ha chiesto? Diciamo subito che a me non interessano le sponsorizzazioni. Io ho partecipato al bando e basta. Io sono uno di quelli che le Amministrazioni chiamano perchè hanno bisogno. Io sono uno di valore. Non lo dico per vantarmi, ma anche un po’ sì...”. Così Giovanni Alessandro, segretario comunale a Strambino ed in altri comuni del Canavese. Al centro del contendere il rinnovo del consiglio di amministrazione di SCS (Società Canavesana Servizi), la società per azioni, impegnata nella raccolta dei rifiuti, di cui sono soci ben 57 comuni dell’eporediese. Di candidati (in sostituzione dell’attuale presidente Giovanni Truant di Franco Bertolino e Giuliana Reano) se ne sono presentati 11 ma all’assemblea dei sindaci dello scorso 29 aprile, in pochi avevano avuto il tempo di leggere i curricula. Si è così deciso di posticipare la decisione al 20 maggio e ormai ci siamo. All’ordine del giorno della prossima assemblea ci sarà il rinnovo del consiglio di amministrazione e sul tavolo, tra gli altri, anche i nomi, di Giovanni Alessandro (ex assessore a Ivrea con il sindaco Fiorenzo Grijuela ed ex assessore a Chivasso con il sindaco Gianni De Mori) e di Marco Suriani, ex sindaco di Caluso. Due nomi pesanti. Due nomi che hanno subito fatto il giro delle sette chiese, passando di bocca in bocca nelle stanze di tutti e 57 i municipi interessati. Entrambi, manco a dirlo, di area centrosinistra. “A quale area appartengono non ci interessa” mette le mani avanti Maurizio Perinetti, consigliere comunale a Ivrea e presidente del Consorzio Canavesano Ambiente (CCA). “Sono ben altre le questioni su cui ci siamo concentrati - aggiunge - Io e il sindaco di Bollengo Luigi Sergio Ricca abbiamo per esempio proposto di spostare la nomina a quest’autunno. La Legge Madia, infatti, potrebbe imporci l’Amministratore Unico e noi oggi ne andiamo a nominare tre. E verò che magari non sarà retroattiva, ma se lo è? E poi c’è un altro problema di forma più che di sostanza. Sempre la legge Madia potrebbe vietare, nei cda delle partecipate, la presenza di segretari comunali e già oggi è vietato per quelli che si occupano di comuni con popolazione superiore ai 15 mila abitanti. E vero che Strambino ne conta molti meno, ma per Giovanni Alessandro, evidentemente si apre una questione di opportunità. Per Marco Suriani c’è invece un altro problema. E’ stato sindaco di Caluso e potrebbe essere nominato in un cda non prima che siano passati due anni, quindi dopo il 25 maggio...” E quindi? “Come la penso io è presto detto. Sarebbe quasi il caso che si facesse un passo indietro su entrambi. Peraltro abbiamo in mano uomini e donne con le competenze che ci occorrono per continuare a gestire la Scs come si è egregiamente fatto fino ad oggi. Vorrei evitare che si arrivasse ad una nomina non condivisa. S’aggiunge, tra le novità, che ci deve essere nel cda una persona di genere diverso. Quindi due uomini e una donna, oppure due donne un uomo...”. Tutto bene non fosse che il nome di Giovanni Alessandro lo han portato a spasso come la bela maria proprio i “renziani” Alberto Avetta, vicesindaco della Città Metropolitana e il sindaco di Strambino Sonia Cambursano. Tutto bene non fosse che lo “stop and go” sia un po’ stato visto come l’ennesimo piccolo sgambetto ordito da quel drittone che è Maurizio Perinetti. Insomma, non pensare all’ennesima guerra tutta interna al centrosinistra, tra giovani e vecchi, renziani e antirenziani, è quasi impossibile. La partita, in ogni caso, è ancora tutta da giocare e non c’è motivo di credere che i vari attori non intendano giocarla a carte scoperte. Nelle ultime ore peraltro si sarebbe fatto largo un nome sufficientemente condiviso. Quello dell’eporediese Alberto Gottardo, direttore business di Mediacontech, un passato in Telecom e in Olivetti. “Ha un bel curriculum - osserva il primo cittadino di Ivrea Carlo Della Pepa - Vedremo all’assemblea cosa succede...”.
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