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Salina, isola stupenda e…vino eccellente!

La natura fiorisce, l’aria è carica di profumi, siamo finalmente entrati nel periodo più frizzante dell’anno.  E’ il momento delle prime scampagnate e pranzetti all’aperto in cui bisogna scegliere un vino adatto per accompagnare i piatti della stagione. Se poi avrete l’occasione per raggiungere una meravigliosa località delle Isole Eolie, vi consiglio l’Isola di  Salina. Qui nella baia di Pollara venne girato il film “Il Postino” con Philippe Noiret e  l’indimenticabile Massimo Troisi.

Rinomata per il suo mare e le splendide spiagge, per la produzione di capperi e per il suo vino particolarissimo, sull’isola , formata da sei vulcani spenti, esistono  i rilievi  più alti di tutto l’arcipelago. L’attuale nome inoltre, deriva da un laghetto dal quale si estraeva il sale, ma è anche definita l’Isola Verde, per la rigogliosa vegetazione che ricopre gran parte della sua superficie, in cui troviamo anche un clima molto gradevole e condizioni adatte anche alla coltivazione dei vigneti.

Se desiderate avere nel vostro calice l’essenza del mediterraneo, le erbe aromatiche, il sapore sapido che ricorda il mare, la fragranza della frutta e degli agrumi potete optare per un Salina Bianco Igt, magari con stuzzichini di pesce crudo freschissimo.

Sull’isola, oltre al mare stupendo e panorami mozzafiato, ci sono tanti produttori di vino e tutti di grande pregio, da Hauner a Fenech, Colosi, D’Amico, Caravaglio e Virgona, a cominciare dalle uve Malvasia, che vengono fatte appassire su graticci durante il giorno per almeno 4 settimane e ritirate alla sera, da cui si ottiene un passito veramente notevole. 

La nostra attenzione va comunque al Salina Bianco, che è un blend di Inzolia e Cataratto, uve prodotte su terreni di origine vulcanica, che viene vinificato e maturato in vasche inox e poi affinato in bottiglia per almeno tre mesi.

Si presenta di color giallo paglierino, con aromi floreali e di agrumi, con una buona struttura e un buon finale persistente. Il Salina Bianco Igt è perfetto con gli antipasti e i primi piatti a base di pesce.

Se invece vogliamo abbinare i piatti di carne della tradizione eoliana  oppure arrosti di maiale o vitello,  formaggi  o primi piatti complessi, non c’è di meglio che un Salina Rosso Igt da uve Nerello Mascarese e Nerello Cappuccio. Per questo vino è opportuno stappare la bottiglia un’ora prima del suo utilizzo e va servito a 18°C.

Si presenta di color rosso rubino intenso tendente al granato; ha profumi persistenti con chiare note vinose; al palato è armonico con corpo vigoroso, grazie alla macerazione delle bucce unita ad una serie di rimontaggi.

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