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Pizzoccheri alla valtellinese con il valtellina superiore DOCG

La Valtellina è una regione alpina corrispondente al bacino idrico del fiume Adda a monte del lago di Como e insieme alla Valchiavenna, forma la provincia di Sondrio.  Il settore agro-alimentare è tradizionalmente molto rilevante e tra i prodotti più importanti troviamo la bresaola, i formaggi tipici Bitto e Casera, le mele e i pizzoccheri. Ben noti sono anche i vini di questa valle, prodotti principalmente da uva Nebbiolo, localmente detto “chiavennasche” mentre i vini bianchi  e rosati sono rari. Tra i rossi più noti c’è sicuramente  lo Sforzato di Valtellina (ottenuto con uva passita, il primo rosso passito italiano ad ottenere la Docg)) e il Valtellina Superiore Docg con le sue sottozone, Inferno, Grumello, Sassella, Valgella, Maroggia.

Piatto tipico della valle sono sicuramente i “Pizzoccheri alla Valtellinese” che per quattro persone necessita dei seguenti ingredienti:

-400 g di pizzoccheri

-160 g di formaggio Casera

-150 g di patate

-150 g di verza

-30 g di burro

-5 foglie di salvia

-sale e pepe q.b.

Preparazione: tagliate a pezzetti le patate, a strisce sottili la verza e cuocete in acqua salata. A cottura ultimata inserite i pizzoccheri e lasciate cuocere ancora per circa 12 minuti. Scolate al dente e versate in una zuppiera. Aggiungete il formaggio tagliato sempre a strisce sottili, il burro fuso, la salvia che avrete leggermente rosolato prima nel burro, e amalgamate il tutto molto bene. Servite poi con una spolverata di pepe macinato fresco.

Abbinamento vino: non può che essere un Valtellina Superiore Docg, ottenuto da uve Nebbiolo per almeno il 90% e per l’altro 10% da uve rosse presenti sul territorio. La fragranza e la peculiarità dei rossi ottenuti dalle uve dei terrazzamenti rappresentano certamente un eccellenza del territorio, per la qualità e la straordinaria eleganza. Il terroir di questa valle ha dell’incredibile, poiché le viti sono coltivate su balzi scoscesi e terrazze di terra riportate, sostenute da muretti a secco. E’ la più estesa viticultura alpina italiana, ottenuta con l’operosità di generazioni di vignaioli. Le sottozone prima indicate, forniscono vini con caratteristiche leggermente diverse da zona a zona, ma tutti debbono avere per disciplinare queste peculiarità:

-colore: rosso rubino con tendenza al granato

-profumo:  caratteristico e persistente

-sapore: leggermente tannico, vellutato, armonico e caratteristico.

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