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15 Aprile 2016 - 15:58
Gv 10, 37-30 Dio e i credenti
Giovanni rivela quale legame intercorre tra il Signore e i credenti. Per credenti si intende coloro che ascoltano la parola del Signore, si affidano a lui, e lo seguono con fiducia insieme ad altri fedeli.
Dunque ascoltare è seguire. Se siamo Chiesa, è perchè il Signore ci ha parlato. E noi ne facciamo memoria, seguendo le sue orme per le strade del vangelo.
Il rapporto con il Signore è di tipo fraterno. Questa è la qualità richiesta: stare insieme a lui, in quanto abbiamo sperimentato che solo lui ci ha aperto, e dunque ci aprirà la porta della vita verso il Padre.
Nulla può essere di ostacolo, neppure la morte o il peccato.
Nessuno deve anteporsi al rapporto tra il Signore e i singoli credenti. Non si crede per delega o per semplice osservanza. Devi volere credere. Devi cercare il Signore presente in te.
Gli stessi pastori delle Chiese sono riconosciuti credibili e non mercenari, perchè testimoni del Signore risorto, in quanto mantengono con lui un costante ed umile atteggiamento di conversione.
Il Padre ha affidato il Figlio tutta l’umanità non solo i suoi fedeli. E vuole che nessuno si perda. Per questo il Signore, prima di essere pastore di tutti, è l’Agnello immolato, vita immolata a tutti.
pace e bene
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