La Seconda Guerra Mondiale è finita, e così finisce anche la follia nazista di voler conquistare il mondo. Alcuni gerarchi però riescono a sfuggire al processo di Norimberga, perlonemo i più famosi, perche degli altri non si è saputo e non si saprà mai più nulla. I Russi sono entrati a Berlino, ormai ridotta in macerie, Hitler, Goebbels, con i suoi sei figli ed Eva Braun si sono suicidati con il veleno. Addirittura il cane di hitler, Blondi, ha dovuto ingerire la fatidica capsula di veleno, come Goering dal carcere e tanti altri meno famosi ufficiali nazisti. Ma vi è una storia che merita di essere raccontata, anche perchè si basa su testimonaze attendibili. Il nuovo quartier generale, previste le imminenti distruzioni, diventò Flensburg. Bauimgart, processato per crimini di guerra, un capitano, pilota dela Luftwaffe, nel 1949, in Polonia, dichiarò, di fronte al tribunale Polacco, che il 28 aprile 1945, aveva portato in Danimarca un aereo con Hitler e la Braun e con altri altissimi esponeneti del nazismo. Invenzione o realtà?...Egli dichiarò: "Il 28 aprile 1945, portai in Danimarca un aereo con a bordo Hitler e la Braun. L'aereo aveva attraversato Kiel, nei pressi della frontiera danese. Hitler lo ringraziò, e lo esonerò da qualunque inarico, poi si imbarcò su un sommergibile". In realtà i sommergibili pronti per un'eventuale traversata dell'oceano, erano due, giunti senza inconvenienti in Sud America: uno era il celebre U-843, che partì da Amburgo e giunse in Brasile, attraversando l'Atlantico senza problemi, l'altro, dopo una traversata da incubo, compiuta per la maggior parte del tempo sott'acqua, arrivò in Argentina. Tutti i sommergibili ebbero il permesso di sbarcare. Ma chi sbarcò da quegli U-BOT? Probabilmente Mengele, Eichmann, Muller, ma non Martin Bormann il numero due del nazismo. Che fine fece questo sadico protagonista della guerra che coinvolse il mondo? Perchè venne condannato a morte in contumacia, quando l'11 aprile 1973, il procuratore generale Horst Gauf, dichiarava ufficialmente che le scheletro ritrovato cinque mesi prima nei pressi di Berlino, nell' Invalidenstrasse, apparteneva "con certezza" a Martin Bormann? Riassumiamo velocemente la sua storia: egli nacque nel 1900 a Meckleburgo, il 9 novembre 1923, viene arrestato per complicità nell'omicidio, insieme Ferdinand Hoss, tristemente diventato nel 1941 comandante di Auschwits, di un maestro elementare antinazista, ma se la cavano con solo un mese di carcere. Bormann non ha mai accettato di suicidarsi con il veleno. Dice alla sua segretaria Else Kuger: "Aufwiedersehen, con so come potrò cavarmela" ed esce dal bunker con poche SS. E' la notte tra 1° e il 2° maggio 1945. Albert Speer, ministro degli armamenti, lo definisce. "Il più volgare, brutale e spietato membro della gerarchia nazista". Comunque la versione più attendibile è che alle 9.21 del 22 aprile 1945, Bormann inviò un messaggio radio al suo aiutante all'Obersalzberg, Von Hummel, dichiarandosi daccordo "sul progetto di traversata dell'Atlantico del Sud". Il documento originale è in mano ai sovietici, insieme al diario che il criminale nazista perdette nella fuga. Così il 17 giugno 1970, compiva settan'tanni, l'unico gerarca nazista sfuggito al processo di Norimberga. Secondo Simon Wiesenthal, certamente si trovava ben lontano dalla Germania, ma nello Stato Brasiliano di Rio Grande do Sul, con un gruppo di fedelissimi nazisti. Sul suo capo pendeva una taglia di 100 mila marchi, emessa dalla Procura di Stato di Francoforte sul Meno e Bormann fu costretto continuamente a mutare nome e residenza per ragioni di sicurezza, ma le sue guardie del corpo non lo perdettero mai di vista. La salute del vecchio gerarca divenne precaria: nel 1966 fu costretto a sottoporsi ad un improvviso intervento chirurgico per una grave malattia intestinale, ma ha molto denaro a sua disposizione. Nel 1969 si trovava ad Iribura, una "colonia" tedesca ai confini tra il Brasile e il Paraguay. Simon Wiesenthal morì il 20 settembre 2005, ma le sue ultime parole su Martin Bormann furono: " Contrariamente a quanto sostiene qualcuno, posso assicurare che Bormann non si sottopose ad alcun trattamento di plastica al viso. In questi ultimi anni, ha mutato spesso di nome usando, quando necessario, i nomi dei tedeschi morti, nelle"colonie" formate da essi in Brasile o in altre nazioni del Sud America. Penso che non riusciremo mai a catturarlo. Bormann non è una persona sola come Adolf Eichmann o Franz Stangl. Bormann è un'organizzazione. E, ora come ora non esiste non esiste un commando capace di catturarlo o una nazione che voglia farlo. E' inutile pensarci ancora: probabilmente questo ignobile assassino nazista morirà di vecchiaia in un Paese Oltre Oceano
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