“Voglio ringraziare l’amministrazione comunale tutta, in particolare il sindaco Ciuffreda e i dirigenti Colavitto e Bosio. Finalmente, mi sono tolto un peso...” Gege Volta, storico presidente dell’associazione Amici del Borgo Po, è venuto a trovarci venerdì mattina, prima dell’ora di pranzo, appena uscito da Palazzo Santa Chiara. E’ venuto in redazione per dirci che quell’incubo, per lui, è finito. “La vecchia tettoia l’abbiamo tirata giù, il Comune ha fatto il battuto di cemento in un’area di sua proprietà, al campo sportivo Ettore Pastore, confinante con il complesso scolastico di via Marconi, e noi fra qualche mese potremmo organizzare lì la nostra festa”. Tutto è bene quel che finisce “quasi” bene. La storia la conoscono tutti in città. Tirato in mezzo nella polemica sulle costruzioni abusive che aveva coinvolto i consiglieri di maggioranza Michele Scinica e minoranza Marco Marocco - quest’ultimo già ‘assolto’ da ogni addebito per quel pollaio pinzato di fronte a casa sua - Gege s’era visto intimare dal sindaco Libero Ciuffreda un’ordinanza per la demolizione di quella tettoia di 6 metri per 14 da lui costruita, con il consenso dell’allora sindaco Andrea Fluttero, tra la scuola Marconi e l’Istituto Tecnico per far festa una volta all’anno e per parcheggiarci sotto le macchine nei restanti 360 giorni. L’altra mattina Gege è andato in Comune per chiudere la pratica. “Ora mi sento libero - dice -. Sapere di poter essere indagato non è mai un piacere...”. Il Comune non perseguirà dunque Gege e gli Amici del Borgo Po, ma... Ma l’associazione ha firmato un contratto d’affitto per quella nuova tettoia, sotto cui si svolgeranno le feste del borgo, che rischia di minare la sopravvivenza della stessa. E sì. Sentite un po’ qua. Gege e i suoi dovranno infatti sborsare ogni anno per trent’anni 600 euro per l’occupazione del suolo pubblico e per la rateizzazione delle spese sostenute da Palazzo Santa Chiara per il battuto di cemento su cui insisterà la tettoia. Totale: 18 mila euro tondi tondi che finiranno nelle casse del Comune e che chissà dove troverà l’associazione... Intanto, già la prossima festa sarà in versione ridotta. “L’abbiamo programmata per il 10 luglio - annuncia Gege -. Sarà un giorno solo rispetto ai tre degli anni passati perché con le spese straordinarie che abbiamo dovuto sostenere quest’anno per questa storia della tettoia, di più non possiamo permetterci”. Anche questa verrà ricordata come un’eredità dell’amministrazione Ciuffreda. Da qui ai prossimi trent’anni.
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